La recensione su Alice attraverso lo specchio

di Sandy22

4 stelle

Attraverso lo specchio senza meraviglie: sequel con un impianto visivo soffocante che stritola la trama. Alice ha perso la sua moltezza.

È necessaria una piccola e personale premessa (per cui questa non sarà una vera e propria recensione, piuttosto una riflessione/sfogo): ho sempre amato alla follia il libro di Carroll e, nonostante qualche episodio sia stato eliminato, mi è sempre piaciuta la trasposizione della Disney. Ho sempre sperato però che qualcuno, un regista visionario, fantasioso e creativo, ne facesse una nuova versione più "adulta" e quindi anche un po' più complesso e, perché no, "dark".

Quando avevo sentito, ormai dieci anni fa, che Tim Burton stava lavorando al progetto, mi ero illuminata e, da grandissima fan del regista, mi sono creata aspettattive altissime. Purtroppo queste non sono state mantenute e già Alice in Wonderland mi aveva parzialmente delusa.

Veniamo ai giorni nostri. A questo giro le aspettative erano sicuramente più basse. Alice ha comunque perso la sua moltezza: siamo di fronte all'ennesimo prodotto preconfezionato con una veste estetica e un impianto visivo che schiacciano la trama, per non parlare dei personaggi che a tratti risultano quasi ridicoli. A questo proposito, si dovrebbe aprire un altro capitolo: Johnny Depp. Mi si stringe il cuore a vederlo recitare in quel modo, così finto, così da fantoccio, considerando le doti dell'attore e che il personaggio avrebbe potuto essere molto più interessante di come poi è stato reso. Anche la new entry nel cast, Sacha Baron Cohen non aggiunge nessun merito in più al film, è un personaggio statico, uno di quei "finti cattivi" che ultimamente piacciono tanto alla Disney che sta giocando parecchio su questa idea del cattivo ma non troppo: c'è stato Ralph Spaccatutto e soprattutto c'è stato Maleficent, un film che ho trovato davvero insensato visto che cambia completamente "i connotati" a un personaggio (e per giunta uno dei villain disneyian più affascinanti). Insomma, questa ricerca di buonismo stanca e banalizza eccessivamente.

In generale, il film risulta caricato troppo ogni cosa, sovraccarico, dalla recitazione dei personaggi all'estetica stessa del film. Dopo un po' ci si sente quasi appesantiti e come se ci fosse sempre bisogno di un diversivo per distogliere il pubblico dal fatto che in realtà la trama non è particolarmente interessante. Purtroppo (ma me l'aspettavo), Alice attraverso lo specchio è un altro blockbuster acchiappapubblico, un sequel non richiesto, la conferma (triste) che sempre di più siamo circondati da idee riciclate, stanche, pesanti, poco innovative.

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