Regia di Jesús Franco vedi scheda film
Dracula contro Frankenstein (1972): locandina
Il famigerato conte Dracula viene sconfitto dal coraggioso dottor Jonathan Seward (una sorta di alternativo Van Helsing) solo dopo esser riuscito a trafiggerlo con un paletto di frassino conficcato nel cuore.
Tuttavia, quando il barone Frankenstein decide di acquistarne il tetro maniero, ed in quel luogo maledetto decide di portare avanti la propria sperimentazione sulla creazione della sua creatura frutto di un mosaico di pezzi di defunti, ecco che la figura del vampiro trova la modalità opportuna per ricominciare ad esistere, mietendo nuovamente vittime innocenti, impssessandodi dell'ingenuo mostro dall'incedere incerto, ed utilizzandolo per riuscire a realizzare e a dar sfogo alle proprie assetate voglie da troppo tempo represse. Ideato, scritto (si fa per dire) e diretto dall'infaticabile regista regista madrileno Jess (o Jesus) Franco, Dracula contro Frankenstein porta avanti una storia confusa e appannata, senza mordente e senza una chiara logica narrativa, apparentemente assemblato come da materiali di repertorio che vengono uniti senza un criterio decifrabile atto a creare una situazione di eventuale suspense.
E tra denti digrignanti di un Dracula interpretato da un anziano e macilento attore svizzero-tedesco Howard Vernon e i movimenti goffi di uno scienziato che racchiude le sembianze dell'attore britannico Dennis Price, tra belle donne urlanti e impanicate senza un comprensibile costrutto, il film scivola via nella sua strafottente inconcludenza ed arrischiatamente quasi privo di dialoghi, senza curarsi del fatto di non riuscire a raccontare nulla di compiuto.
Per fortuna, nella sua convulsa carriera di regista da "buona la prima", ma con qualche intuizione notevole proprio in ambito thriller-horror, Jess Franco ha fatto ben di meglio.
Probabilmente una certa tendenza bulimica a farsi carico di progetti a raffica, finiva talvolta per condurre l'estroso cineasta a sfornare opere sbagliate e confusionario come questa che si rivela un completo pasticcio senza capo né coda.
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