Regia di Martin Zandvliet vedi scheda film
Nelle settimane successive alla fine della Seconda Guerra Mondiale, molti militari tedeschi prigionieri in Danimarca furono utilizzati per effettuare lo sminamento delle coste, con gravi perdite umane. Questo film racconta la storia di un gruppo di loro, composto da adolescenti, addestrato sommariamente ed affidato alle "cure" di un rancoroso sottufficiale danese di mezza età. In pochi riescono a sopravvivere al periodo di lavoro forzato e poter guadagnare la libertà. I giovani tedeschi affrontano con rassegnazione le difficoltà che si parano loro davanti, nella speranza di poter tornare in Germania e costruire una nuova vita; nonostante alcune differenze caratteriali solidarizzano tra loro e trovano nel sostegno reciproco coraggio per andare avanti. I loro "antagonisti" sono i danesi. Nonostante l'occupazione della Danimarca da parte della Germania non sia stata una delle più dure, abitanti e militari del luogo considerano i loro prigionieri simbolo e causa di quell'evento, e si disinteressano della sorte dei tedeschi, non perdendo, anzi, occasione per umiliarli. L'umanità e la voglia di vivere dei giovani è compresa gradualmente solo dal burbero e rude sergente incaricato di sorvegliarli e guidarli nel lavoro. Dalla vita a contatto con i ragazzi impara a superare la dialettica "bellica" alla base del rapporto tra tedeschi e danesi, e, in contrasto con la volontà dei propri superiori, sceglie di dare ai superstiti la possibilità di vivere la propria vita. Gran parte del film è girato lungo una spiaggia, che i giovani devono sminare. I "nemici invisibili", infidi e spietati - le mine - sono sempre in agguato. Ogni tanto un'esplosione scuote la tranquillità del litorale, spezzando vite e cancellando sogni. Pertanto, la tensione è spesso molto alta; rotta dalla calma di alcune sequenze che mostrano i ragazzi progettare il loro futuro o infrangere le barriere che li dividono dalla loro "guardia". Qualità della recitazione nella norma; il sergente è un po' stereotipato, ma non poteva essere altrimenti. Tra i ragazzi, ognuna ha la propria individualità. Caparbietà, disperazione, razionalità, affetto, etc.; questi sentimenti sono validamente resi dagli attori.Film interessante, illustra una vicenda della Seconda Guerra Mondiale (a noi) poco nota; ispira alla riflessione su uno degli orrori comuni a molti conflitti moderni - le mine antiuomo; infine, esalta il valore dello spirito di riconciliazione e superamento delle diffidenze reciproche.
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