Regia di Anton Megerdichev vedi scheda film
A Mosca una conduttura dell'acqua si rompe penetrando nel tunnel della metropolitana. È un'ecatombe. Tra coloro che lottano per la sopravvivenza ci sono l'amante e il marito della stessa donna con sua figlia, un'alcolizzata, una guida turistica e una studentessa.
Su Film Tv leggo che Metro è "considerato il primo film catastrofico russo capace di confrontarsi con le produzioni americane. Non solo per dispendio di effetti speciali, ma anche per l'importazione di stereotipi". Se su quest'ultima affermazione possiamo essere tutti d'accordo (come sempre, si parte ficcanasando nel quotidiano di personaggi ignari del fatto che la tragedia sia alle porte, in modo da essere indotti a prenderci a cuore i loro destini), c'è da domandarsi quale film abbiano visto gli espertoni del settimanale di cinema quanto a effetti speciali. Fin dalle primissime scene catastrofiche i prodotti del digitale sono evidenti come nei film su Maciste e vengono accompagnati da dialoghi inascoltabili e da un livello di recitazione di indicibile sciatteria.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta