Regia di Anton Megerdichev vedi scheda film
Le pareti della galleria della metropolitana moscovita cedono, ed essa viene inondata dalle acque della Moscova. Panico e morti tra i passeggeri.
Dopo pochi minuti di film si ha già la sensazione di trovarsi in un'opera scadente. Le parti di azione sono appena passabili, ma i dialoghi e le scene drammatiche tra i personaggi sono di livello dilettantesco o da telefilm di terzordine.
L'ambizione del regista, inoltre, lo porta ad escogitare discutibili artifici tecnici, come scene a rallentatore e a scatti che si vorrebbero emozionanti e concitate, ma sono solo noiose. In certi punti si può parlare di contaminazione con la video-art, una malattia abbastanza comune nelle nuove leve, alle quali sembra banale e scontato girare semplicemente un buon film senza vezzi tecnologici. La verità è che è molto più difficile dirigere gli attori e piazzare bene la macchina da presa, piuttosto che smanettare con gli effetti digitali della videocamera.
Gli errori di montaggio rendono difficile capire la dinamica del disastro.
Un grosso budget messo nelle mani sbagliate, e quindi un'occasione sprecata.
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