Regia di Anna Rose Holmer vedi scheda film
I ragazzi da una parte, le ragazze dall'altra e Toni nel mezzo. Una palestra frequentata da ragazzi di colore è l'universo della piccola Toni, di suo fratello Miami e dei loro compagni. Toni si allena con i ragazzi alla box, è denominata per questo "maschiaccio" dalle teen ager che frequentano la compagnia di ballo accanto alla loro palestra.
Toni, inizialmente solo incuriosita dalle provocanti coreografie delle ragazze, decide di unirsi a loro per imparare a ballare. Le prime amicizie e le conseguenti difficoltà per inserirsi in questa che è definita dalla stessa insegnante una "famiglia" -famiglia che ha il nome di "Leonesse"- forgiano il carattere ancora fanciullesco di Toni, che inizia a far parte delle principianti (granchioline).
Dopo la prima lezione di ballo però, le ragazze più grandi e leader del gruppo, cominciano ad avere strani attacchi di tremiti. Una vera e propria epidemia, che contagia una a una tutte le componenti più anziane. Inizialmente si pensa ad un contagio dell'acqua, poi ad un problema di isteria collettiva. Toni intanto comincia il suo percorso di crescita attraverso gli step condivisi dalle sue compagne: tatuaggio trasferibile sul braccio, buchi alle orecchie, smalto alle unghie. Tutte cose che provocano in Toni una gioia che svanisce solo dopo pochi giorni. Quelli sono solo evidenti mascheramenti che nulla hanno a che fare con ciò che Toni sta provando dentro di sé. Ben presto rimarrà l'unica a non essere affetta dagli attacchi di tremito, e per questo nuovamente emarginata anche dalle amiche a lei più vicine. Quando arriverà alla maturazione necessaria per comprendere ciò che le sta accadendo, entrerà a far parte della coreografia finale.
Ottimo film, quello presentato stamani per la biennale college cinema. Un'immagine di quello che è il passaggio dalla fanciullezza alla maturità femminile, attraverso la metafora del ballo. Toni non accetta su di sé quelli che sono i costumi più consueti della crescita: smalto e orecchini non fanno per lei. Fatica a comprendere anche il senso degli attacchi che colpiscono le sue compagne, ma ambisce ad essere accettata da loro, magari a diventarne la leader.
Le uniche scene fuori dalla palestra sono girate su un ponte di passaggio, dove Toni prima si allena con il fratello per gli incontri di box, poi da sola per le coreografie di ballo. Gli allenamenti iniziali con il fratello (la famiglia, la fanciullezza) l'aiutano a rafforzarsi e a difendersi, per gli attacchi dovrà trovare da sola i suoi tempi e il suo momento. Il risultato sarà un ballo finale unico , finalmente integrata nel gruppo, con il suo ruolo.
Un film decisamente femminile, ma non solo. Il momento delicato della maturazione sessuale, della consapevolezza di sé e del proprio corpo. Avere un senso e un ruolo all'interno di un gruppo. Capire quali sono i propri momenti di crescita. Tutte cose che una ragazzina di 12/13 anni difficilmente può razionalizzare. Il ballo, le sue regole, le gerarchie del gruppo di appartenenza, i riti che servono per entrare a farne parte, sono tutte le cose raccontate in questo delicato film, che servono a Toni per arrivare ad essere una persona matura e pronta alla vita.
Bravissima la piccola protagonista Royalty Hightower, che riesce nella breve durata del film -appena '71 minuti- ad uscire dal suo bozzolo e diventar farfalla, per volare.....letteralmente volare.
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