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Loev

Regia di Sudhanshu Saria vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Loev

di alan smithee
5 stelle

NETFLIX

Un giovane uomo d'affari di origine indiana, Jai, fa ritorno per lavoro presso la originaria Mumbai, ed approfitta delle 48 ore di permanenza per incontrare nuovamente un caro amico d'infanzia di nome Sahil, di professione musicista e cantante, sin da ragazzo infatuato del suo prestante amico.

Per lui, Sahil interrompe ogni attività, si accommiata bruscamente dal proprio fidanzato, per organizzare un intenso viaggio on the road sino alla città di Mahabaleswar, onde poter far godere all'amico del cuore il miglior soggiorno immaginabile. Ma costui sembra mettere al primo posto gli affari e, perennemente collegato via rete con i propri dipendenti, non concede mai più di tanta attenzione ai particolari di un viaggio studiato con la massima solerzia ed accuratezza.

L'attrazione tra i due ragazzi è sempre esistita, ma il coraggio di rivelarsi reciprocamente, e da parte dell'"americano", di concedersi verso un vero e proprio, liberatorio coming out, è sempre stato un desiderio nascosto e tenuto in un cassetto.

La resa dei conti avverrà nel peggiore dei modi, sotto forma di uno sfogo istintivo dell'uno sull'altro, che tuttavia rivelerà un effetto respingente, piuttosto che consolidante per l'unione di due elementi di fatto perfetti per condividere un'esperienza di vita finalmente assieme.

Pur senza raccontare nulla di veramente nuovo, il delicato film di Sudhanshu Saria riesce a scandire con un buon flusso narrativo, l'imbarazzo di una rivelazione reciproca che appare palese per l'evidente attrazione che si crea tra le due metà di una coppia che concretamente non esiste, ma che il sentimento preannuncia da tempo immemore. Poi la cruda formalità ed insensibilità del vivere in un mondo pieno di ostacoli ed oggettivi impedimenti, costituisce il più pericoloso ostacolo in grado di compromettere ciò che per il cuore è ormai un sentimento condiviso. 

Interessante ed inconsueta per un film indiano appare la circostanza di sbilanciarsi senza mezzi termini su tematiche apertamente lgbt, ove peraltro la ritrosia verso un sincero ed onesto outing proviene più dal ragazzo rifugiatosi in Occidente, piuttosto che da quello rimasto nella natia India, propenso invece a dichiararsi con onestà di intenti e sentimenti. 

Ad interpretare i due amici/amanti dai caratteri e dalle attitudini così disparate, il film può contare su due interessanti ed espressivi attori come Shiv Pandit nel ruolo dell'uomo d'affari un po' cinico ed opportunista, non per nulla brillante imprenditore naturalizzato "americano", mentre il sensibile ed altruista Sahil è interpretato da Dhruv Ganesh

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