Regia di Johannes Roberts vedi scheda film
Due sorelle, durante una vacanza in Messico, effettuano un'immersione in mare all'interno di una gabbia metallica sospesa di poco sotto la superficie dell'acqua, per osservare gli squali. Al momento di uscirne, però, il verricello si rompe, lasciando precipitare la gabbia sul fondale, a 47 metri di profondità. Le ragazze devono riuscire a superare quella distanza prima che l'aria a loro disposizione nelle bombole finisca, e guardandosi dai pericoli predatori marini. La trama, assai esile, è arricchita da una diversa caratterizzazione tra le due protagoniste: l'una, in uscita da una vicenda sentimentale, è insicura e paurosa; l'altra è più volitiva. Tuttavia, superata una prima fase di sconforto e confronto, le due, seppur spaventate e incerte sulla presenza dei soccorsi, collaborano per uscire dalla terribile situazione.Il regista è molto bravo nel costruire un'ambientazione claustrofobica ed oppressiva, un mondo sottomarino bluastro e sfumato, abitato da immense creature ostili, all'interno del quale gli esseri umani si trovano sperduti quasi fossero nello spazio profondo, ed estremamente indifesi, a dispetto della sfida che, con il loro atteggiamento spavaldo, e mezzi chiaramente inadeguati, sembrano lanciare ad esso nella prima parte del film. La tensione è notevole, il piccolo colpo di scena finale non guasta. Un discreto thriller, seppur povero di contenuti.
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