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47 Metri

Regia di Johannes Roberts vedi scheda film

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Thrombeldimbar

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 47 Metri

di Thrombeldimbar
2 stelle

Sono "47 metri" piuttosto trascurabili. Il film di Johannes Roberts non convince, complici dei fattori negativi di cui primo fra tutti quello della prevedibilità. La storia è molto semplice e banale: le due sorelle Kate e Lisa sono in vacanza in Messico sulle belle spiagge assolate di un villaggio turistico. La bionda Kate dal carattere più espansivo e avventuriero è stata resa partecipe alla vacanza dalla sorella. Lisa, dal temperamento più pacato e prudente vuole impressionare e far ingelosire (tipico atteggiamento femminile), il fidanzato assente e ormai stufo di lei e della sua pigrizia monotona. Dopo essere stata lasciata di punto in bianco tramite un messaggio telefonico, cerca in tutti modi di riconquistare l'amore sfumato. Prima con una serata di ballo alcolico insieme alla sorella e in compagnia di due giovani marpioni. Poi con una mal organizzata immersione all'interno di una gabbia d'acciaio in acque infestate da enormi squali precedentemente attirati con delle esche. Quale migliore occasione di dimostrare il suo spericolato coraggio, magari immortalandolo con bellissime foto subacquee dove nuotano dei terribili squali affamati, abbracciata per giunta al suo novizio boyfriend... Già fin qui niente di nuovo bolle in pentola e se poi ci aggiungo i soliti colpi di scena, devo ammettere comunque in parte efficaci ma scontati, e la solita sfiga marcia che manderà completamente a rotoli la pericolosa impresa. Quel che ne rimane è un filmetto banalotto privo di mordente. Buona la fotografia in particolare alcuni scorci paesaggistici del luogo, ma in compenso credo di non aver mai odiato così tanto l'anzimare delle due ragazze prese dal panico.. Perchè poi dare come titolo al film "47 metri"? Perchè ovviamente sono gli stessi metri del fondale marino dove sono malauguratamente finete le sfortunate ragazze dopo che il filo metallico si è spezzato, lo stesso filo che sosteneva la gabbia d'acciaio (molto arrugginita). Che fantasia eh! Inoltre gli squali vengono rappresentati come degli animali senza cervello che ingoiano anche le macchine fotografiche, (gli squali sono animali terrorizzanti quanto splendidi e sinuosi, che vivono ormai in un ecosistema fragilissimo. Ed ecco che vien fuori il mio spirito animalista che punta il dito accusatorio ahaha!!). No dai scherzi a parte questa è una pecca quasi irrilevante considerando la natura del film, ci mancherebbe.. Tuttavia il film terminato nella maniera più ovvia che ci sia non decolla mai. Anche se io avrei mostrato almeno la testa della poveretta che spunta fuori dall'acqua... Ma il regista non lo fa, cosa evidente, in quanto questo film resta metaforicamente ancorato sott'acqua e in alto mare... Mia personale opinione si intende.

 

2-3/10

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