Regia di Sean Ellis vedi scheda film
Nel 1942, due agenti cechi addestrati in Inghilterra sono paracadutati nei pressi di Praga, ove si è insediato il gerarca nazista Reinhard Heydrich. La loro missione, definita "Operazione Anthropoid" è quella di eliminare quest'uomo, tra gli ispiratori dell'Olocausto. Prendono contatto con i membri della resistenza locale, pianificano e realizzano l'attentato; mentre, dopo qualche giorno, Heydrich muore, in conseguenza delle ferite riportate, si scatena la repressione degli occupanti, che non lascia scampo agli organizzatori dell'attentato. Il film racconta eventi realmente verificatisi, con una notevole - per quanto so dell'evento - fedeltà alla realtà dei fatti. Impossibile non confrontarlo con "L'Uomo Dal Cuore Di Ferro", di cui ho scritto circa un anno fa. Le due opere condividono lo stesso argomento; ma l'opera di Cedric Jimenez dedica maggiore attenzione al personaggio di Heydrich facendone una sorta di biografia. Il nostro film si occupa, esclusivamente, del racconto dell'attentato, in ogni sua parte. Descrive nei dettagli l'arrivo degli agenti sul suolo ceco, l'incontro con i resistenti, le lunghe fasi della preparazione dell'operazione, con ricognizioni sul territorio e raccolta di informazioni; mostra l'attentato, e le sue conseguenze, nonchè la tragica fine delle persone a vario titolo coinvolte. Alcune si suicidarono nell'imminenza della cattura. Anche altre, rintracciate nei sottorrenai dei una chiesa ove avevano trovato rifugio, scelsero il suicidio, dopo un cruento scontro a fuoco. Il ritmo del film è assai lento; la prima parte non entusiasma. Oltre alla ricostruzione dell'attentato, il regista Sean Ellis racconta delle relazione interpersonali, anche sentimentali, dei personaggi. Nella seconda parte del film la tensione cresce, insieme alla sensazione di tragedia imminente. Sappiamo come si svolsero i fatti, pertanto non abbiamo alcun dubbio circa la sorte dei coinvolti. Recitazione senza infamia ne' lode; gli attori sono legati ai connotati dei personaggi storici che interpretano. I loro ruoli esaltano il patriottismo, l'eroismo, l'abnegazione. Scenografie e costumi mi sembrano adeguatamente ricostruiti. Ho trovato il film discreto; ritmi blandi, una certa prolissità, un doppiaggio non eccezionale rendono poco appassionante la visione. Tuttavia, la cura dei dettagli, e la fedeltà alla realtà dei fatti conferiscono valore all'opera, alla quale è impossibile non riconoscere il pregio di voler raccontare un episodio importantissimo della Seconda Guerra Mondiale, celebrandone i martiri.
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