Regia di Jacob Gentry vedi scheda film
Sincronicità. Una riflessione sul tempo, sull'amore, sui loro paradossi. Il viaggio del protagonista non è soltanto nel tempo, ma anche negli universi. Universi esterni e interni. La fantascienza cede ben presto il passo al sentimento, e alla riflessione interiore. Si può perfino viaggiare attraverso gli universi e le infinite possibilità che ogni scelta determina, per amore. E' forse questo che il regista vuole comunicare? La realizzazione non è esente da criticità, e i paradossi sembrano non trovare spiegazione, sia quelli della scienza che dei sentimenti. Interessante il lavoro di "raffronto" delle stesse situazioni viste da differenti prospettive: non sempre le cose sono quelle che appaiono, e spesso dubitiamo di chi agisce per il nostro bene, confidando, invece, in chi vuole solo strumentalizzarci. Forse questo è il corollario più alto che il viaggio del protagonista, dentro e fuori di sè, ci regala.
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