Texas, 1901. Armi in pugno, lo sceriffo vuole incarcerare Gregorio, modesto "vaquero" meticcio, come ladro di cavalli. Il fratello di questi viene ucciso, Gregorio reagisce e fredda l'uomo di legge. Inizia per lui una caccia all'uomo, seguita da un calvario processuale. Robert Young ricostruisce un fatto di cronaca vera e, con piglio robusto, illustra un permanente confronto tra due americhe, tra discriminazioni razziali e di classe .
Robert M. Young è stato un nome di punta nel panorama da noi poco conosciuto nel suo insieme, del cinema americano davvero indipendente (imparammo ad apprezzarlo, se ben ricordate, grazie a "Alambrista" che ce ne rivelò il talento, dolente ballata sugli stagionalisti clandestini che dal Messico sforano al nord, verso l'"accogliente" (si fa per dire) America degli Stati Uniti, per un misero… leggi tutto
Dove eravamo rimasti?... Cahiers du Cinéma, si diceva: dopo Resnais e Rivette tocca ora a Rohmer guidarci alla scoperta dei suoi gusti e delle sue recensioni così come sono apparse sui Cahiers negli anni…
Robert M. Young è stato un nome di punta nel panorama da noi poco conosciuto nel suo insieme, del cinema americano davvero indipendente (imparammo ad apprezzarlo, se ben ricordate, grazie a "Alambrista" che ce ne rivelò il talento, dolente ballata sugli stagionalisti clandestini che dal Messico sforano al nord, verso l'"accogliente" (si fa per dire) America degli Stati Uniti, per un misero…
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Commenti (1) vedi tutti
Troppo verboso e palloso-
commento di wang yu