Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Avventure di un giovane senz’arte né parte nella Roma tra l’occupazione tedesca e l’ingresso degli alleati: partecipa a furtarelli insieme alla sua banda di amici, se la fa con una donna sposata, ma c’è un tipo dall’aria mite (Francesco Golisano, il futuro protagonista di Miracolo a Milano) che ha conosciuto durante una scorribanda e che gli fa da voce della coscienza. Prodotto medio del neorealismo: cioè un buon film, senza raggiungere il livello di capolavoro. Il finale, con Ciro che decide finalmente di rigare dritto e prende il posto del padre metronotte (morto durante un’impresa della banda), oggi può apparire moralistico; ma allora c’era da ricostruire una morale che ripartisse dalle basi (il lavoro, l’assunzione di responsabilità), dopo decenni di sbandamento collettivo.
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