Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Nella Roma del 1943, le avventure di Ciro (Oscar Blando), figlio di un metronotte, tra divertimenti giovanili e scelleratezze azzardate, si concludono con la drammatica morte del padre. Intenzionato a sposare la giovane Iris (Liliana Mancini), Ciro cerca lavoro: non trovandolo, passa al furto. Ma proprio in questa occasione trova sui propri passi la figura paterna, brutalmente uccisa dai suoi complici. Per Ciro sarà la fine dell'adolescenza. In pieno clima di neorealismo, dalle penne di Castellani e Fausto Tozzi scaturisce un copione tratto da una storia vera sceneggiata da Castellani, Sergio Amidei, Emilio Cecchi, Ettore Margadonna e lo stesso Tozzi. I ragazzi non sono tutti all'altezza e il racconto ne esce come una giustapposizione di episodi incoerenti che tradisce un "bozzettismo proletario in chiave di commedia vernacola" (Fofi, Morandini e Volpi) dove è tuttavia palpabile il coinvolgimento per queste "storie di vita". Alberto Sordi ha una piccola parte nel ruolo di un commesso truffato. Nel lavoro anche i nomi di molti futuri registi: Marino Girolami e Franco Brusati sono rispettivamente primo e secondo assistente alla regia mentre Paolo Heusch riveste i panni di segretario di edizione.
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