Espandi menu
cerca
Tunnel

Regia di Massimo Pirri vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Donapinto

Donapinto

Iscritto dal 3 marzo 2019 Vai al suo profilo
  • Seguaci 12
  • Post -
  • Recensioni 525
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Tunnel

di Donapinto
2 stelle

Conosciuto anche con il titolo EROINA, TUNNEL e' una pellicola italiana del 1980 che tratta il tema della tossicodipendenza (e di cui non sospettavo minimamente l'esistenza), ma distribuito nelle sale solo nel 1983. Dunque un film decisamente all'avanguardia per la nostra cinematografia, dato che ufficialmente ha visto la luce prima di titoli come CHRISTIANA F. di Uli Edel e del film-verità AMORE TOSSICO del nostro Claudio Caligari. Regia curata da Massimo Pirri, giovane cineasta prematuramente scomparso, con all'attivo sette  pellicole, tutte penso caratterizzate da soggetti morbosi e volutamente provocatori, questo almeno e' quello che ho percepito leggendo la trama di un film come L'IMMORALITA'. Nonostante sia probabilmente una delle prime (se non proprio la prima) pellicole italiane che tocca lo scottante tema dell'eroina, TUNNEL e' un film assolutamente inutile e dozzinale, in cui il problema non viene assolutamente approfondito, anzi, non viene nemmeno sfiorato, cercando solo l'effetto shock, con dialoghi e situazioni assolutamente becere, squallide e stereotipate. Sbagliati anche i due protagonisti: Helmut Berger (nell'ennesimo ruolo da "maledetto") e la bella Corinne Clery, i due tossici più' improbabili della storia del cinema. Il primo, uomo colto e di buona famiglia, che sembra bucarsi semplicemente per anti-conformismo contro una società ipocrita e borghese, per la seconda invece non c'e' neanche un minimo di approfondimento sia sociale che psicologico, e' li, semplicemente a mostrare il suo bel visino senza nemmeno provare a recitare. Una parte anche per Franco Citti, in un ruolo non tanto differente da quello che interpretava in ACCATTONE e in MAMMA ROMA, con la sostanziale differenza che dietro la macchina da presa non c'è Pasolini. Tipico prodotto di bassissimo livello, che appartiene a quel filone di cinema italiano (da evitare) che ha visto la luce a partire dagli anni 80' e che spesso vedevo passare su emittenti televisive come OdeonTv, e che accosto a titoli come SENZA SCRUPOLI o BANGKOG SOLO ANDATA, giusto per fare un paio di esempi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati