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Angoscia

Regia di Sonny Mallhi vedi scheda film

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La recensione su Angoscia

di undying
4 stelle

Un prodotto molto curato e ben interpretato dalla bravissima (piccola) Ryan Simpkins nel ruolo principale. Ma dopo una prima parte logica ed avvincente, Angoscia si perde in un dedalo di sottotrame spesso solo evocate e subito abbandonate.

 

locandina

Angoscia (2015): locandina

 

La giovane Tess (Ryan Simpkins) -per quanto sia piccola- ha avuto una infanzia problematica, destinata a proseguire anche nella fase puberale quando, soffermatasi in un tratto di strada dove una sua coetanea di nome Lucy (Amberley Gridley) ha perso la vita, comincia ad avere visioni insolite. Non solo: in certi momenti riconosce impropriamente in Jessica (Annika Mars), genitore della defunta Lucy, la figura materna.

 

Ryan Simpkins

Angoscia (2015): Ryan Simpkins

 

"Rivestitevi delle armature di Dio, per poter resistere alle insidie ed ai tranelli del Diavolo. Poiché non combattiamo contro creature fatte di carne e di sangue ma contro i principati, le potestà e i dominatori delle tenebre, che albergano nei luoghi celesti." (Tess / Ryan Simpkins

 

Ryan Simpkins

Angoscia (2015): Ryan Simpkins

 

Debutto in regia per l'americano Sonny Mallhi, coinvolto in veste di produttore (e sceneggiatore) in titoli thriller ed horror di certo interesse (Shutter, The strangers, The rommate, House at the end of the street,  Old boy e il bellissimo At the devil's door) e attualmente sulla cresta dell'onda con la sua seconda fatica dietro la macchina da presa, ovvero Family blood. Preambolo necessario, per quanto sintetico, in grado di rendere comprensibile del perché questo Angoscia sia un lavoro molto curato. Da un punto di vista estetico notevoli appaiono alcune trovate in grado di innalzare il livello di tensione: le visioni di Tess vanno dalle altalene semoventi e vuote alle impronte delle mani sulle finestre, finendo con l'impressionante effetto di alito sui vetri, in assenza di presenza umana. E interessante è pure una struttura che gradualmente, passando per gli inevitabili accertamenti medici, ripercorre il medesimo plot de L'esorcista finendo per aprire ad un altro livello di realtà, quello della reincarnazione.

 

Ryan Simpkins

Angoscia (2015): Ryan Simpkins

 

Peccato, però, che la terza parte del film finisca per mettere troppa carne al fuoco, andando decisamente fuori strada: sembra sempre imminente l'entrata in campo di un esorcista, attesa puntualmente vanificata dalle reminiscenze di un'altra vita esperite dalla piccola Tess, a discapito della possessione demoniaca. Fatta dunque salva questo confusa -ma prevedibile e priva di ritmo- parte del film, Angoscia raggiunge comunque a fatica il traguardo, che non è limitato alla pura evasione quanto invece (talvolta in maniera scorretta dato il genere praticato) nascosto dietro una metafora dei più puri (perciò anche banali) sentimenti che stanno alla base di ogni nucleo famigliare. Siamo, per intenderci, dalle parti del compitino scritto bene tipo It follows, altro pseudo horror che in realtà tratta  delle paure di contagio, via rapporto sessuale. Film quindi ben poco attraente, ma con riserva, ovvero da rivalutare ad una seconda più profonda visione, ovviamente spostata molto in avanti sulla linea del tempo.

 

Karina Logue

Angoscia (2015): Karina Logue

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