Regia di Shion Sono vedi scheda film
Capolavoro di Shion Sono, un viaggio "in corsa" dove orrore e poesia si fondono magnificamente e alla fine della corsa può scappare una lacrima...e non saperne il motivo...mentre scrivo queste parole...fuori tira vento...
Capolavoro indiscusso di Shion Sono. Purtroppo il cinema orientale da noi è roba...non dico di nicchia...ma quasi, naturalmente parlo dei capolavori che ci arrivano dall'Oriente.
Questo "Tag" è praticamente sconosciuto dalla maggior parte degli amanti del cinema. Pecca grande come un palazzo perchè "Tag" è uno dei film più belli degli ultimi dieci anni secondo me.
Raramente ho visto l'orrore e la poesia fondersi in modi così sublimi, Sono ci regala un film sempre "in corsa" verso l'ignoto, verso misteri inimmaginabili, verso sentieri o situazioni che saranno dominati dal sangue o da ingenui sorrisi di innocenti ragazzine.
Ed è proprio questa corsa una delle trovate più poetiche del film, correre più veloce del vento assassino, correre verso i sentieri di un bosco e perdersi tra le piume di un cuscino, correre per salvarsi da professoressee armate di fucili a canne mozze e super mitragliatrici, correre in un deserto bianco, correre anche da morti.
Come potete vedere, orrore e poesia si fondono, tutto è surreale, tutto è illusione ma tutto è anche poesia.
Questo è un film che esattemate come un film di David Lynch non bisogna trovarci per forza una logica o capirlo a tutti i costi, assolutamente no, questo è un film dove ci si deve perdere, bisogna abbandonarsi totalmente al mistero, poi a fine visione starà a noi capire se si è trattato di un incubo o di uno strano sogno.
Penso che sia questo il modo giusto di vedere un film come "Tag" o un film di David Lynch.
Dal punto di vista tecnico che dire...perfezione assoluta, Shion Sono gira in modo a dir poco meraviglioso, riesce a farci immergere totalmente dentro le atmosfere della sua opera. Il film vola via che è un piacere, ti rapisce dall'inizio alla fine...io sono stato per tutto il tempo praticamente ipnotizzato nel vedere il film.
Se solo vogliamo prendere in considerazione l'inizio del film...roba pazzesca, questi autobus con dentro le ragazzine tagliati a metà da un vento killer o una qualche forma di entità invisibile...la protagonista che si ritrova l'unica sopravvissuta in mezzo a corpi a metà...è una scena a dir poco incredibile, le prof killer che fanno stragi a scuola...il matrimonio con l'uomo dalla testa di maiale, situazioni assurde e malate proveniente molto probabilmente da vibrazioni distorte di un incubo o di una vita creata non per essere vissuta ma per essere controllata.
Infatti, non ci dimentichiamo che il video-game avrà un ruolo fondamentale nel film, soprattutto nel finale che non dico naturalmente, ma a parte questo si vede l'intento di Shion Sono è quello di emozionare lo spettatore attraverso l'impossibile o meglio ancora l'ignoto...e vi posso garantire che ci riesce benissimo.
A fine visione potresti piangere, senza sapere il perchè stai piangendo, ecco...questa è arte! Non aggiungo altro.
"Tag" è un film imperdibile, un capolavoro.
Vins
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