Regia di Fatih Akin vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - ALICE NELLA CITTÀ
In fondo Goodbye Berlin non è solo un film sulla potenza dell'amicizia che aiuta ad andare oltre le differenze di razza o classe sociale. È anche un film sull'innamoramento e la potenza dei sentimenti: ma tutto ciò lo scoprirete più avanti, nel proseguio di questo buffo e tenero teen-roadmovie tedesco che segna il ritorno del l'apprezzamento regista di origine turca Fatih Akin.
Una fuga da una famiglia agiata ma sconquassata (madre affettuosamente alcolizzato, padre sfacciatamente fedifrago) quando il nuovo balordo compagno di banco di origine asiatico-russa si presenta a casa del nostro protagonista alla guida di una La da rubata. È inizio estate, e per i due scalmanati si tratterà di compiere un viaggio iniziatico foriero di gravi illeciti, ma anche di maturità.
Un film buffo e leggero che sa toccare argomenti cardine legati alla crescita e alla consapevolezza della mutazione fisico-caratteriale in atto sulla gioventù quattordicenne o giù di lì.
Forte di una colonna sonora scientemente trash che accoglie persino l'idilliaco pianista biondina Richard Clayderman, l'idolo di tutte le mamme anni '80, Goodbye Berlin e' solo un film carino, coloratissimo e ammiccante, forse un pò sprecato per un regista come Akin, ma una godibile commedia semi-comica in cui si sorride e ci si diverte su argomenti tutt'altro che sciocchi o banali.
Il processo della crescita, della maturazione interiore oltre che fisica, è ancora uno dei misteri più insondabili e curiosi du cui merita soffermarsi e il film tratta l' argomento con schiettezza e senza troppi inutili falsi pudori.
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