Regia di David Wnendt vedi scheda film
Chi scrive non capisce perché il protagonista, Oliver Masucci, sia dovuto ingrassare ben ventisei (26) kg per interpretare la parte. Il vero dittatore non era certo un omone, tutt'altro, quindi sembra logico che la somiglianza sarebbe stata ben maggiore se l'attore avesse mantenuto il proprio peso. Somiglianza che proprio non esiste, Masucci è molto più alto, imponente, e la forma del viso, squadrata, differisce notevolmente da quella del personaggio storico che deve interpretare. Al di là delle citazioni, di per se divertenti, e delle battute che fanno indubbiamente sorridere, il problema maggiore è che il ritratto che ne esce è sostanzialmente quello di un simpaticone, un bonaccione, le sue idee sono sempre vagamente quelle degli anni Trenta, ma edulcorate, annacquate, e non gli impediscono di fraternizzare a scherzare con persone che, per la loro etnia, quasi cent'anni fa aveva dissolto nell'aria dei lager. Sembra sia quindi il caso di ricordare che questa persona, oltre ad essere responsabile dell'Olocausto, è la stessa che ha fatto giustiziare, secondo William Schirer, circa 5000 cittadini cechi dopo l'omicidio di Reinhard Heydrich e circa 2000 militari tedeschi dopo l'attentato del 20 luglio 1944, chiedendo che i principali responsabili venissero impiccati col filo spinato e che le esecuzioni fossero filmate, per guardarsele comodamente a casa.
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