La recensione su Closet Monster

di alan smithee

5 stelle

31° TGLFF - QUEER AWARD

Stramba ma curiosa commedia canadese incentrata sulla mostruosità che incombe nell'età della crescita e degli incubi che rimangono aggrappati al proprio corpo anche quando esso muta a causa del normale e fisiologico processo della crescita. Oscar è un teenagers che ha assistito da bambino ad un terribile episodio di violenza sessuale perpetrato contro un ragazzo di qualche anno più grande. Il vederlo morto, immobile in mezzo ad una fossa in un parco, in un lago di sangue a causa delle torture, crea al ragazzo uno scompenso caratteriale che lo rende un solitario, nonostante il talento pratico che lo contraddistingue e grazie al quale sogna un futuro da make-up artist nei set di cinema dell'orrore.

L'attrazione veros un bel ragazzo biondo incontrato per caso, lo distoglie dalla solitudine abituale, che lo vede rinchiuso in casa a parlare col suo affezionato criceto Buffy.

La provenienza canadese non può non richiamare, anche grazie a sprazzi isterici dallo stile efferato con cui il regista si fa carico di rappresentare, in modo piuttosto originale, alcuni incubi sanguinolenti e tridimensionali più del reale - certi lontani echi cronemberghiani, ma Closet Monster non può permettersi di ambire così in alto, accontentandosi, ma non è poco, di rimanere nei limiti di una commedia giovanile singolare e nera, nerissima anzi, che sa prendersi in giro con un certo malcelato sadismo di fondo, alternato ad un fremente desiderio incontrollato che è il sentimento tipico e ingovernabile di molta parte dell'età adolescenziale.

Nel cast, ma solo per interpretare la voce parlante del fidato amico criceto - una sorta di grillo parlante che finisce per sacrificarsi in favore della causa del suo padrone - troviamo niente meno che Isabella Rossellini, da sempre attratta verso ruoli o parti o anche solo comparse che definire solo bizzarre, originali ed eccentriche, significa solo sminuirle.

Bravo a disegnare sul corpo le sfaccettature di un'angoscia dai mille volti e sentimenti, oltre che attraente, risulta il giovane Connor Jessup, mentre il ruolo del ragazzo biondo ed angelico che lo scuote avvicinandolo al desiderio sessuale è stato efficacemtnte affidato ad Aliocha Schneider, fratello del più noto ed un poco più grande Niels, modello ed attore canadese (ha lavorato, irretendolo, anche con Xavier Dolan) a cui somiglia davvero tanto.

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