Regia di Robert Budreau vedi scheda film
Ascolto i dischi di Chesney "Chet" Baker da tanti anni e mi sono spesso immaginato un film su di lui interpretato da Matt Dillon . "Born to be Blue" è invece interpretato ottimamente da Ethan Hawke .Il film rende l'idea del lasciarsi andare del musicista , sicuramente oppresso dall'essere la "tromba d'oro del jazz" , vincitore dei referendum di Down Beat davanti a trombettisti con uno stile diverso dal suo come Miles Davis e soprattutto Dizzy Gillespie e Clifford Brown . Chet faceva assoli parchi di vitruosismi ma che ancora oggi emozionano e commuovono . E la voce infantile,sussurrata, ma sempre sulla nota giusta.Tutto questo si capisce chiaramente nel film. Consiglio di vedere anche "Let's get Lost" , il documentario di Bruce Weber sul prima e sul tragico dopo della vita del nusicista.Quando andai ad un suo concerto quarant'anni fa avevo in testa le immagini del "James Dean del jazz" e mi sono trovato a pochi metri da un uomo stanco,invecchiato male ,con i sandali ai piedi.Però , come nel film, appena metteva le labbra sulla tromba o sussurrava "My Funny Valentine" cambiava tutto.
"Born to be blue" è da vedere .
Anche se la vicenda è un misto di realtà e finzione chi ha una discreta conoscenza del jazz e della storia di Chet noterà alcune forse eccessive "licenze poetiche" : il musicista fu incarcerato a Lucca nel 1960 e non nel 1966 come nel film ; Miles e Dizzy ( somigliantissimi gli interpreti ) non hanno mai suonato insieme su un palco e a quell'epoca la tromba di Gillespie non si presentava ancora piegata verso l'alto . Infine nessuna delle tre mogli di Chet Baker si chiamava Eileen. Sfumature,comunque.
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