Regia di Robert Budreau vedi scheda film
A metà anni ' la carriera del celebre trombettista jazz Chet Baker sembra essere giunta al capolinea, tanto l'esistenza senza regole, affannata, devastata dal vizio dell'alcol e della droga, sembra stia percorrendo il tratto finale che porta all'epilogo più tragico e risaputo.
Un produttore suo estimatore tuttavia interviene col progetto di girare un film su di lui, interpretato dallo stesso Chet.
Le riprese iniziano e proseguono, il musicista, reinterpretandosi, sembra rivivere una seconda vita, ma l'innamoramento veros la propria partner pare conferire all'artista una nuova carica vitale. Almeno fino a che una banda di strozzini a cui Chet deve diverse migliaia di euro, interviene pestandolo e rompendogli tutti i denti davanti, circostanza determinante per un trombettista, tanto più del suo rango.
Un finto biopic tratto da una storia così possibile che potrebbe essere vera. La vita sregolata del talentuoso musicista è piena di incognite che mai nessuno sarà in grado di colmare.
Il regista canadese misconosciuto Robert Budreau decide di raccontarci una storia quanto meno plausibile, e trova nella star Ethan Hawke, che da tempo si dice sognasse di impersonare il personaggio, l'alter ego migliore che si possa immaginare. L'aspetto più riuscito del film risiede nella sua sofferta, minuziosa e mimica rappresentazione del personaggio, ma pure il film appare girato con cura, attento a discernere il girato dalla vita "vera" anche con l'uso di un bianco e nero che rende bene l'evolvere (purtroppo effimero) della pellicola.
Forse non proprio il film ideale per gli apppassionati e i cultori del celebre trombettista e della sua musica, ma un flm interessante che aiuta chi (troppo) poco lo ha sempre conosciuto e coonsiderato, a farsi una idea "verosimile" dell'artista e del dannato mondo in cui finiva per addentrarsi, finendone schiacciato.
A fare da valida spalla a Hawke, la bella Carmen Ejogo si distingue e fa notare nel ruolo di una splendida, irresistibile ancora di salvezza, in grado di dare una chance in più ad un'artista condannato alla perdizione.
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