Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Vent'anni fa, il 19 dicembre, moriva prematuramente Marcello Mastroianni. Ho voluto ricordare questo grande attore con questo film forse tra i meno conosciuti, per ricordare anche il bravissimo Massimo Troisi.
Storia semplice ma avvincente, con due soli protagonisti di grande rilevanza: Marcello Mastroianni e Massimo Troisi.
E con loro, inconsapevole coprotagonista, un orologio d'argento.
Ettore Scola, uno dei maggiori registi italiani contemporanei, ha diretto con grande maestria la performance dei due grandi attori, che hanno vinto entrambi la Coppa Volpi (ex-aequo), per la migliore interpretazione maschile.
Ambientato a Civitavecchia, il film narra l'incontro di un padre, Marcello, e un figlio, Massimo, evidentemente a disagio, almeno nei primi momenti, in quanto Marcello, un uomo di sessanta anni benestante e da sempre incline a godersi la vita, poco conosce di suo figlio, introverso e sicuramente carico di risentimento per essersi sentito trascurato dal genitore.
L'incontro dura una giornata, nella quale i due si sforzano di comunicare, di capirsi, nonostante le grandi differenze di carattere e di aspirazioni. Il tutto in una città anonima, dove Massimo stà terminando il servizio militare.
Quando l'incontro volge al termine, i due hanno realizzato almeno in parte il loro desiderio di conoscere i reciproci sentimenti.
Tanto che Marcello regala al figlio un orologio d'argento, appartenuto al nonno di Massimo, che faceva il ferroviere.
Marcello deve ripartire, è già sul treno, quando chiede al figlio, che stringe nella mano l'orologio: che ora è?
La sceneggiatura, molto valida, è di Ettore Scola, Beatrice Ravaglioli, Silvia Scola.
La musica del maestro Armando Trovaioli.
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