Regia di Ettore Scola vedi scheda film
“Marcello fa il padre. Michele non fa il figlio”. Con queste due frasi Alberto Moravia, su “L’Espresso” dell’ottobre 1989, tratteggia il rapporto padre-figlio che veniamo a scoprire in questo intimo film di Ettore Scola.
Troisi e Mastroianni come le due facce della solita medaglia chiamata malinconia. Di questa malinconia, malata, sono invase le strade di Civitavecchia, lo squallido ristorante anni ’70 e le parole fini a se stesse di Marcello a Michele (Troisi). Mentre di una malinconia sana è pervaso il bar fumoso dove Michele passa la maggior parte del suo tempo libero extra-caserma, l’appartamento della sua fidanzata (una meravigliosa Anne Parillaud) e forse anche la carozza del treno che chiude un degnissimo film di un maestro del cinema italiano.
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