Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Nonostante un ritmo prevedibilmente soporifero, ed una vis comica volutamente più mesta da parte di Massimo Troisi (il tutto rientrante ampiamente nel registro poetico dell’autore Ettore Scola), la semplicità e la straordinaria intimità che si instaura tra i due grandissimi, compianti, interpreti (con Troisi anche Marcello Mastroianni) ne fa un film delizioso. Un film fatto di nulla, solo di un tentato dialogo, che non riesce a diventare tale per via dell'abisso che si crea tra i due personaggi, divisi da una concezione della vita opposta. Il minimalismo si evince anche da un cast formato da soltanto cinque personaggi, di cui tre marginali. E poi, strade spettralmente vuote, clima freddo, come se l'invadenza di papà Marcello avesse idealmente invaso la riservatezza del figlio Michele. La morale dice che l'amore padre-figlio può superare difficoltà apparentemente insormontabili, anche quando si ritrovano faccia a faccia come il diavolo e l'acqua santa...
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