Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Suggestivo ma irrisolto viaggio felliniano nei personaggi, storie e misteri della Bassa Padana.
Ivo, ragazzo eccentrico e sognatore, passa le serate ad ascoltare ipotetiche voci che parrebbero provenire dai pozzi quando sono illuminati dal riflesso della Luna. Nel corso delle sue "lunatiche" avventure conosce personaggi curiosi come jazzisti che vedono fantasmi e passano notti di plenilunio nei cimiteri, turisti giapponesi incuriositi da qualunque cosa, sposi novelli, cittadini pettegoli, ninfomani, amanti dei tetti che osservano/ascoltano la voce dei caminetti, un ex pretore che vede complotti ovunque, etc...
Il periodo a cavallo tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 verrà ricordato come "il periodo lunatico/malinconico del cinema" (vedi anche lo splendido CI SONO DEI GIORNI E DELLE LUNE di Claude Lelouch ed altri). <<All'origine del film c'è un libro. Vi consiglierei di leggerlo: è un libro insolito, inquietante, misterioso... Si chiama "Il poema dei lunatici" e il suo autore è Ermanno Cavazzoni......ho aggiunto al racconto altri personaggi veri e inventati, antiche paure..." (Federico Fellini) Il Maestro Fellini sceglie l'inquietudine favolistica della Bassa Padana e ci regala un'opera complessa e di non facile comprensione ma dalle atmosfere magiche e malinconiche che ricordano (anche nei colori e nelle location) le inquietudini del primo Avati (BALSAMUS- L'UOMO DI SATANA e THOMAS, GLI INDEMONIATI) per le scene notturne (la parte migliore, soprattutto l'inizio), e i lavori più surreali dello stesso Fellini per quelle diurne (la parte meno riuscita e meno comprensibile). Bravi e in parte Roberto Benigni e Paolo Villaggio. Un lavoro appesantito da troppe sotto-situazioni e da una durata forse eccessiva. Musiche bellissime. Nel complesso un film discreto ma affascinante!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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