Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Un film poetico e visionario, nel puro spirito felliniano, anche se forse si complica la vita strada facendo ingarbugliandosi in una semi-parodia del mondo attuale ed al tempo stesso cercando di mantenersi "alto", di fornire una chiave di lettura personale della realtà ma senza quel forte spirito dissacratorio che emerge solo a sprazzi (dalla sagra dello gnocco fritto al valzer ballato tra i ragazzi di una discoteca). A suo modo anche un film profetico, mostrando tre anni prima dell'Hotel Raphael un politico in tutto simile nelle fattezze a Craxi, portato via a sirene spiegate dopo un comizio per risparmiarlo dal linciaggio della folla. Benigni e Villaggio sono sì bravi, ma sembrano come due pesci messi fuori dall'acquario, a tratti quasi delle ombre più che personaggi dotati di spessore. Per me non il miglior Fellini, ma da appassionato del grande regista romagnolo ritengo che sia un film che comunque merita di essere visto, anche solo per il fatto di essere l'ultima opera che ci ha lasciato in eredità.
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