Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Nel suo ultimo film Fellini si rifugia nel surreale più spinto, visto che la realtà oltrechè noiosa è diventata sempre più brutta. La realtà-cinema del maestro è sempre stata (ri)costruita, ma dopo gli ani ottanta c'è poco da fare, la volgarità televisiva e il chiasso delle feste di paese, hanno fatto il vuoto.La poesia ha perso anche la luna, diventata anch'essa motivo di spettacolo televisivo. Non c'è scampo per i romantici, per la poesia o per la musica, è tutto un casino di lavori in corso,di rumori da discoteca e di fusioni bancarie improbabili ( ma in qualche modo profetiche ).L'ultimo viaggio di Fellini nell'irrazionale non rinuncia a criticare fortemente la realtà e a chiedere un pò di silenzio per riuscire a capire meglio a che punto siamo arrivati.
il nostro riesce a calibrare i due protagonisti in funzione dl film.
per una volta rinuncia alla sua fisicità e recita pacato, senza frenesie.
è tragico più che comico nelle sue paranoie da pensionato
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