Trama
Bassa Padana: il sognatore Ivo Salvini, sente le voci dai pozzi illuminati dalla luna e cerca la donna ideale. Ha piccole avventure con personaggi un po' folli, finchè incontra l'ex prefetto Gonella, che dappertutto vede congiure. Insieme irrompono in una discoteca, assistono alla "cattura" della luna in diretta Tv. Solo loro due, per amore o per angoscia, sanno "ascoltare" il silenzio della notte.
Note
L'ultimo film di Fellini, malgrado la quieta malinconia del finale, è un desolato commento sull'invadente volgarità del nostro tempo, a tratti sorridente, ma spesso amarissimo. Né Benigni né Villaggio sono personaggi "comici". Dal romanzo "Il poema dei lunatici" di Ermanno Cavazzoni.
Recensioni
Rivisto dopo moltissimi anni dall'uscita in sala, "La voce della luna" non mi sembra uno dei film meglio riusciti di Federico Fellini, un film che è divenuto il suo testamento a causa della sua morte improvvisa, ma un testamento con degli alti e bassi, una pellicola discontinua che la critica italiana accolse comunque con favore visto il nome del regista, ma che alla sua presentazione al… leggi tutto
20 recensioni positive
Recensioni
Con Amarcord (1973), Federico Fellini aveva raggiunto il punto estremo della sua poetica; a questo punto dopo un film del genere o ci si ritira perchè proseguire sarebbe riproporre con meno originalità ed inventiva ciò che si era fatto meglio in precedenza, oppure bisogna cambiare totalmente registro con una forte rottura verso il passato. Il regista romagnolo sceglie di… leggi tutto
4 recensioni sufficienti
Recensioni
La voce della luna fa parte con Intervista di quei film che segnano il declino del Maestro il quale avrebbe fatto bene a chiudere con Ginger e Fred che se non sarà stato un capolavoro era comunque un buon film. Qui dopo i primi discreti venti minuti di realismo magico (fino alla scena del cimitero), assistiamo ad una realizzazione sottotono, una storia sfilacciata (si dice che la sceneggiatura… leggi tutto
2 recensioni negative
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Commenti (14) vedi tutti
La forza espressiva dei capolavori del Maestro è tarpata da una fattura non sempre all'altezza, eppure questo suo ultimo film risulta il viaggio finale nel suo universo immaginifico, un congedo malinconico e consapevole da un modo di fare spettacolo e da una società destinati a svanire, seppelliti sotto il peso dell'Italia berlusconiana. Voto 7,5
commento di rickdeckardSuggestivo ma irrisolto viaggio felliniano nei personaggi, storie e misteri della Bassa Padana.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Un personaggio stralunato vaga in un mondo dove regna la confusione, senza capire cosa sta accadendo attorno a lui.
leggi la recensione completa di BalivernaL'ultimo capolavoro di Fellini.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiDue p...e! Non si vede l'ora che finisca. E ci mette due ore...
commento di paoscaVagamente interessante nel Suo Grottesco intercedere per almeno 30' poi,il solito noioso Film del famoso Regista.voto.4.
commento di chribio1molto bravo Villaggio (con alcuni guizzi comici gli unici del film)bravo ma frenato Benigni
commento di antonio de curtisL'ultima opera di Fellini, l'ultimo canto del Cigno, è una poesia intrisa di invettiva nei confronti di un sistema, il nostro, che ripudia e ha messo in ostaggio la luna.
leggi la recensione completa di ndr94Triste, deprimente ed insopportabile come tutti i film del Maestro (La Dolce Vita e 8 12 esclusi). Voto 5.
commento di ezzo24Bellissimo, poetico, grande Fellini!
commento di Fiesta7+
commento di nico80VOTO : 6 Film d'autore in tutti i sensi quindi poetico ma a tratti pure troppo. Bello il messaggio che alla fine se si vuol stare a vedere è semplice e scontato.
commento di supadanyParabola discendente del regista, degli interpreti, dell' uomo. Poesia decadente, poi film.
commento di Ramito