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Thirst

Regia di Svetla Tsotsorkova vedi scheda film

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La recensione su Thirst

di alan smithee
6 stelle

ARTEKINO FESTIVAL 2019
Il ritorno nella casa costruita su un terreno dei propri avi, costituisce per una donna sposata con un meccanico e madre di un adolescente inquieto, la possibilità di avviare una attività di lavaggio di biancheria per conto di alcuni hotel della non lontana città.
Il problema resta tuttavia la scarsità d'acqua, che costringe gli abitanti di quelle amene ma brulle colline romene, a razionare l'acqua tra vicini, e rendendo inoperativa per certe ore l'attività del lavaggio, altrimenti in grado di assicurare la sopravvivenza dei tre.
L'arrivo di un tecnico accompagnato dalla giovane figli che rivendica poteri da rabdomante, spinge la famiglia a far controllare il terreno per cercare di scovare il punto più propizio ove scavare un pozzo e trovare acqua dal terreno.
Man mano che i lavori di scavo procedono, i rapporti tra quelle due singolari ed inquiete famiglie costrette a vivere nelle vicinanze, sfocia in qualcosa di più che una semplice collaborazione professionale: vedere per credere, fino a che un grave imprevisto segnerà definitivamente entrambi i ceppi familiari.

Opera prima dell'attrice bulgara Svetla Tsotsorkova, Thirst è una tesa ed affascinante doppia epopea familiare girata su sfondi che ricordano un alternativo West (anzi Est europeo) ove la solitudine crea disagi e incita attrazioni pericolose e compromettenti che lacerano rapporti ritenuti erroneamente ormai consolidati.
Ecco allora che la sete fisica di acqua si tramuta in un altrettanto urgente, anzi impellente desiderio di dare sfogo alle proprie malcelate esigenze sessual/affettive, che trovano tra i membri delle due famiglie, dipendenti economicamente una dall'altra, uno sviluppo che non mancherà di rivelarsi "esplosivo".... nel vero senso della parola.
Efficace l'alchimia che si crea tra gli attori, specialmente quella che unisce i due adolescenti in un rapporto di complicità guardinga fatto di reciproca attrazione e di cauto ma trattenuto contegno: in tal senso i due interpreti prescelti, Monika Naydenova e il fulvo Alexander Benev appaiono ben scelti, così come lodevole è il piglio del personaggio portante, quello della madre titolare dell'attività di lavaggio biancheria, a cui dà volto e corpo una tenace e determinata Svetla Yancheva.
 
 
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