Regia di Jacques Becker vedi scheda film
stupendo ritratto in nero della Belle Epoque, sotto forma di melodramma fatalista. Splendida la Signoret; sceneggiatura d'acciaio; regia sospesa tra rigore classicista e spunti innovativi (certi movimenti di macchina, inquadrature ardite...). Parecchie le scene d'antologia (su tutte, il cadavere in vetrina); e' un film molto piu' moderno di quanto non sembri, anche per il modo in cui sono definiti i personaggi
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