Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
Tamarrata post-tarantiniana co-prodotta da Martin Scorsese. L'idea di partenza riprende lo schema introdotto da Tarantino stesso nel suo lungometraggio d'esordio "Le iene". Cioè, i protagonisti si ritrovano in un ambiente chiuso, una fabbrica abbandonata, dove sta per avvenire uno scambio tra trafficanti d'armi. A causa di uno scambio d'opinioni (eufemismo) tra alcuni di loro, lo scambio sfocierà in una lunga sparatoria che si protrarrà fino alla fine. In realtà, colpi di scena, non ne abbondano. Se Tarantino riprendeva, a sua volta, lo schema sperimentato nel '56 da Stanley Kubrick in "Rapina a mano armata", vale a dire, pianificazione del colpo con relativi flashback, qui, la sceneggiatura è lineare; si parte e si finisce senza salti temporali. La confezione è discreta, ma non basta. I dialoghi pieni di parolacce, ormai, sono fin troppo inflazionati per impressionare il pubblico. Nulla di che.
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