Regia di Andrea Della Sabbia (Andrea Forzano) vedi scheda film
Paolo Sivera è un capitano di aviazione che, durante la seconda guerra mondiale, sta lavorando a un nuovo motore di aereo. Sulla sua creatura hanno posato gli occhi anche le spie nemiche e l'uomo se ne accorgerà dopo essere scampato a un attentato ai suoi danni. Soltanto l'amore per Anna, una ragazza conosciuta per caso una sera insieme alla madre di lei, potrà salvarlo.
Andrea Della Sabbia, regista e autore della sceneggiatura di questa pellicola, è in realtà Andrea Forzano, qui alla sua prima opera dietro la macchina da presa; curiosa scelta, quella di girare un film simile, sospeso tra il melodramma e il noir, nel quale la vena sentimentale rimane sempre in secondo piano rispetto alla trama bellica-spionistica principale. Ma, imparando dal web che le vicissitudini produttive del lavoro furono piuttosto travagliate – cominciato nel 1943, La casa senza tempo uscì solamente nel 1945, è possibile supporre che di scelte artistiche ce ne siano state ben poche e che il miscuglio di generi e di idee che compone il fulcro della narrazione sia dovuto piuttosto alla necessità di chiudere in qualche modo il film con quanto si aveva a disposizione. A un certo punto, per capirci, compare anche una scena musicale con tanto di ballerina in costume esotico (ed è qui che compare Gorni Kramer con la sua fida fisarmonica); i settanta minuti circa di durata complessiva testimoniano ulteriormente a favore di questa teoria. Tutto sommato comunque La casa senza tempo regge discretamente l'urto dei limiti e degli affanni che ne contraddistinsero la lavorazione: la storia è a suo modo interessante, la recitazione sempre solida e la messa in scena ben curata; nel cast compaiono tra gli altri Rossano Brazzi, Vivi Gioi, Guido Notari, Carlo Romano e Natalino Otto. 4/10.
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