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Kill Me Please

Regia di Anita Rocha da Silveira vedi scheda film

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La recensione su Kill Me Please

di alan smithee
7 stelle

locandina

Kill Me Please (2015): locandina

FESTIVAL DI VENEZIA 2015 - ORIZZONTI

Cascate di cemento hanno trasformato una foresta di vegetazione nella periferia attorno a Rio de Janeiro, in una giungla di palazzi. In questo contesto di degrado organizzato, ragazze e ragazzi si ritrovano tra i campi incolti e trasandati che separano i vari comprensori. Bia e suo fratello Joao vivono soli dopo che la madre li ha lasciati per seguire il suo giovane amante.

Se il ragazzo si fontana in casa dopo che ha perso le tracce ormai da giorni della sua ragazza, Bia, teenager inquieta, sperimenta le sue prime soddisfazioni sessuali con un coetaneo carino della sua classe.

scena

Kill Me Please (2015): scena

Intanto sparizioni di giovani donne e ritrovamenti di cadaveri seviziato ed orrendamente massacrati segnano una scia di sangue che contraddistingue il percorso sanguinario di un pericoloso omicida.

Bia sarà testimone oculare di un ritrovamento e assistendo la donna ferita a morte prima dell'arrivo dei soccorsi, imparerà a maturare una consapevolezza più matura della primatista ed unicità di questa sua unica esistenza.

scena

Kill Me Please (2015): scena

Nel contempo invece capiremo quanto poco è considerata la sacralità di una vita da parte di molte delle fatue ed irrisolte amiche della giovane.

Avremo anche una risposta, certo in modo indiretto ma di logica intuizione, sull'autore di cotante efferate stragi, e per questa cruciale ma non indispensabile rivelazione non dovremmo andare molto distanti dalla cerchia affettiva della ragazza.

Più che dalla storia in sé, Mate-me por favor si fa apprezzare per lo stile eccentrico ma originale di certe riprese e vedute di volti e paesaggi, per l'utilizzo sgargiante dei colori dalle tonalità elettriche anche quando assume le forme del sangue che pervade ferite aperte come voragini.

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Kill Me Please (2015): scena

Anche la rappresentazione della natura che arretra dinanzi alla speculazione edilizia che pure lei tortura e violenta un patrimonio naturale in fase di ritirata forzata, costituisce uno degli elementi di forza del film d'esordio notevole della brasiliana Anita Rocha da Silveira, presentato ad Orizzonti a Venezia 2015 ed ora nelle sale cinematografiche francesi.

Ottima, conturbante e maliziosamente travolgente la protagonista Valentina Herszage, bellezza trattenuta, proletaria ed orgogliosa, combattiva e tutt'altro che arrendevole, fiera oppositrice delle bionde figlie di papà viziate e civettuole che a scuola la circondano con invidia e sprezzo di chi teme di essere surclassata; la Bia apparentemente trasandata e maschia, in realtà genuina e prorompente, adolescente calpestata e percossa che dalle ferite e dal sangue rappreso che le incrosta il viso malmenato, trae l'energia per esplodere in tutta la sua irruente avvenenza e determinazione a sopravvivere e a farcela.

 

 

 

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