Un viaggio nelle imprese più eclatanti della mala nostrana per trent'anni di storie violente consacrate dalla cronaca e dal cinema. Una galleria di volti, testimonianze e filmati d'epoca: la banda Cavallero, Ezio Barbieri, Paolo Casaroli ‘il Dillinger bolognese’, Luciano De Maria, Horst Fantazzini, Luciano Lutring ‘il solista del mitra’. Nomi echeggianti e roboanti nella memoria e nell'oblio collettivo. Uomini che parlano attraverso filmati d'epoca – quelli storici del Luce e quelli familiari di Home Movies; attraverso la library di Rarovideo, con il meglio dei film di genere: da Di Leo a Bava e Deodato, ma anche con autori come Petri e Bellocchio; e parlano con le parole di interviste e libri che dedicarono loro giornalisti/scrittori come Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Indro Montanelli.
Note
Con i volti e le voci di un pugno di interpreti di talento, i protagonisti parlano e raccontano la loro parte di storia, che diventa tumultuoso racconto delle trasformazioni sociali che hanno attraversato la storia del nostro paese.
Raccontare che cosa, in che modo, con quale chiave di lettura? Tanto la storia personale dei banditi quanto quella italica vengon fuori in modo troppo frammentario, schematico, a tratti discutibile. Non basta recitar due parole e sbatter lì due immagini di repertorio e qualche film per raccontare. Asciutto - per me bene - ma poco riuscito. 2*
Uno spaccato della nostra storia italiana attraverso 6 banditi, che hanno terrorizzato Torino, Milano e Bologna per un intero trentennio. Pietro Cavallero e la sua banda, Ezio Barbieri, Luciano De Maria, Horst Franzini , Paolo Casoroli e Luciano Lutring -detto anche 'il solista del mitra', per via che nascondeva l'arma in una custodia di violino- sono stati i protagonisti assoluti della… leggi tutto
I gangster più famosi che hanno insanguinato le strade dì Italia - specialmente quelle del centro-nord - tra gli anni quaranta e gli anni sessanta del Novecento fanno da cartina di tornasole di un'epoca di trasformazioni sociali attraverso un docufiction che monta materiali d'archivio, film di genere (da Di Leo, Bava e Deodato fino ad autori come Petri e Bellocchio) e ricostruzione… leggi tutto
Le gesta di sei celebri gangsters italiani del dopoguerra raccontate da loro stessi.
Le parole sono quelle vere, da loro stessi rilasciate in interviste e dichiarazioni ufficiali (anche a Bocca, Biagi e Montanelli); le immagini sono anch'esse completamente reali, prese da archivi o vecchi filmini che ripercorrono l'Italia che fu negli anni in cui i protagonisti compivano le loro imprese…
I gangster più famosi che hanno insanguinato le strade dì Italia - specialmente quelle del centro-nord - tra gli anni quaranta e gli anni sessanta del Novecento fanno da cartina di tornasole di un'epoca di trasformazioni sociali attraverso un docufiction che monta materiali d'archivio, film di genere (da Di Leo, Bava e Deodato fino ad autori come Petri e Bellocchio) e ricostruzione…
Erano giovani e spregiudicati, audaci e intelligenti, amanti dei soldi e delle auto di lusso, delle belle donne e della bella vita: "Mi cercavano nelle topaie, ma io stavo al Ritz di Montecarlo" (Luciano Lutring).
Sei storie, la prima inizia nel 1945. La guerra stava finendo e a Milano non c'erano solo i partigiani, c'era in giro anche un bel numero di teste calde e ragazzotti senza…
Ezio Barbieri, Luciano De Maria, Pietro Cavallero, Paolo Casaroli, Luciano Lutring, Horst Fantazzini. Stagliati su fondo nero, i sei fuorilegge che segnarono il lato peggiore dell’Italia - quando dal boom economico del Dopoguerra precipitò negli Anni di piombo - tornano in vita, reinterpretati con malcelata enfasi, in monologhi con sguardo quasi sempre in macchina. Basandosi su interviste…
72° FESTIVAL DI VENEZIA – FUORI CONCORSO
La malavita raccontata in prima persona da attori (bravi) che impersonano personaggi si spicco del brigantaggio e della delinquenza della seconda metà del secolo scorso.
A cadenzare il loro racconto, mentre la macchina li riprende in pieno volto quasi ad ostentare le loro peculiarità facciali altrimenti sempre piuttosto celate…
Qualcuno forse ricorda ancora i loro nomi, anche se sono da tempo scomparsi dalle prime pagine. Erano banditi. Sparavano, rapinavano, hanno pure ucciso. Sono stati catturati, condannati, ed hanno scontato la loro pena. Prima e dopo di ciò sono stati uomini: ragazzi che giocavano e facevano progetti, e che un giorno si sono innamorati. In questo documentario ci spiegano…
Uno spaccato della nostra storia italiana attraverso 6 banditi, che hanno terrorizzato Torino, Milano e Bologna per un intero trentennio. Pietro Cavallero e la sua banda, Ezio Barbieri, Luciano De Maria, Horst Franzini , Paolo Casoroli e Luciano Lutring -detto anche 'il solista del mitra', per via che nascondeva l'arma in una custodia di violino- sono stati i protagonisti assoluti della…
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Raccontare che cosa, in che modo, con quale chiave di lettura? Tanto la storia personale dei banditi quanto quella italica vengon fuori in modo troppo frammentario, schematico, a tratti discutibile. Non basta recitar due parole e sbatter lì due immagini di repertorio e qualche film per raccontare. Asciutto - per me bene - ma poco riuscito. 2*
commento di Karl78