Regia di Gianfranco Pannone vedi scheda film
Fa venire in mente la famosa frase di Orson Welles nel Terzo uomo di Reed vedere questi giovani svizzeri di fronte ad una storia che quasi li atterrisce davnti a tale grandezza. Un'esperienza particolare quella di prestare servizio nelle guardie svizzere vaticane, ma aldilà di un quotidiano che diventa fin troppo ripetitivo, gravoso ma non insostenibile, si intravede poco di questa esperienza come se le mura vaticane creassero una barriera con la città eterna che li ospita. E' proprio questa poca interazione con l'esterno che il film si lascia sfuggire gli spunti più interessanti, le riflessioni affidate alla voce fuori campo aggiungono poco o nulla all'aspetto descrittivo che rimane la cifra dominante. Un peccato perchè Pannone ha dimostrato in passato, soprattutto con ottimi lavori come Il Sol dell'Avvenire, di affrontare temi scomodi e con un certo coraggio. Lascia quindi l'amaro in bocca un lavoro del genere tanto da far pensare ad un prodotto effettuato su commissione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta