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La bambina dalle mani sporche

Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film

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La recensione su La bambina dalle mani sporche

di mm40
2 stelle
Un incorruttibile giornalista indaga sui loschi maneggi dell'industriale Cucchi. Viene così a conoscere la sua assistente: Wanda, amica d'infanzia e prima fidanzatina del giornalista. Fra i due si instaura subito un rapporto di complicità, minato però dalla relazione lavorativa (e forse non solo tale) fra la donna e l'imprenditore.


Tratto dall'omonimo romanzo del giornalista Giampaolo Pansa (che presumibilmente ha inserito anche qualcosa di autobiografico nella storia: di certo il protagonista gli somiglia per certi versi) con una sceneggiatura del regista e di Lucia Zei, La bambina dalle mani sporche è un film televisivo realizzato per la Rai da Renzo Martinelli. Buon illustratore, con un discreto budget a disposizione, Martinelli si trova comunque a doversi dibattere entro i ferrei limiti della confezione televisiva; di sicuro inoltre le penalizzanti scelte di casting non lo hanno aiutato in alcun modo, anzi. Basti considerare che i due protagonisti sono Sebastiano Somma e Ornella Muti; al loro fianco troviamo anche qualche nome di rilievo, come Philippe Leroy o Giuliamo Gemma, ma la maggior parte degli altri interpreti è assolutamente modesta. Fra gli altri, c'è spazio anche per Remo Remotti, Eleonora Martinelli e per Michelle Bonev: tutto torna: come è noto, infatti, sia quest'ultima che il regista hanno lavorato per la Rai in questi anni su esplicita raccomandazione berlusconiana. Due puntate da cento minuti ciascuna, materia narrativa sbrodolata, personaggi di scarsa profondità e dialoghi spesso insulsi; Martinelli ha fatto decisamente di meglio. 2/10.

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