Regia di Lorenzo Vigas vedi scheda film
Un film estremamente violento,premiato a Venezia ,che segna l'esordio del regista Lorenzo Vigas.Da vedere.
Armando (Castro) vive a Caracas.Fa L'odontotecnico e le sue giornate sono terribilmente solitarie.Il suo unico sfogo consiste nel rimorchiare giovani dei quartieri malfamati per farli spogliare davanti a lui.Un giorno incontrera' Eder (Silva),un malvivente di strada che pian piano stabilira' con lui un rapporto intenso.Un Leone D'Oro che ha premiato una certa rinascita del cinema latinoamericano,scegliendo un regista venezuelano (Vigas) e un produttore messicano (Arriaga).La presenza del denaro e' la fonte che catalizza tutte le situazioni che si accavallano nel film,infatti e' con il denaro stesso che il protagonista compra il ragazzo che sara' la chiave di lettura dell'intera opera.Un film duro e violento,dove la violenza non e' mostrata,ma e' costantemente presente nelle pieghe di un racconto assai ellittico.Anche la paternita' ha un ruolo rilevante,entrambi i protagonisti hanno un percorso di vita che li leghera' in modo diverso a un loro destino.Castro e' il valore aggiunto del film,legnoso,impassibile e imprevedibile,la telecamera lo bracca dall'inizio alla fine,compreso il cruento rapporto sessuale che ha con il giovane alla fine del percorso.Consigliato,non tanto per il premio a Venezia (forse generoso) quanto per un certo sfondo sociale,ben caratterizzato dal regista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Ezio!...sei un copione! 3,5 stelline anche tu! Scherzo...Il complessivo 6,8 del sito sembra il giudizio appropriato. Tenderà, nel tempo, ad un probabile 7...e mi fermerei qui. Ciao! ;-)
non me la sono sentita di dare quattro stelle perché alcune cose non mi hanno convinto fino in fondo,come il finale,come ha giustamente rilevato Stefano (Steno79)....pero' l'opera merita rispetto.....grazie Nico.
Per me il problema non sono le tre o quattro stelle, ma decidermi a vederlo, scoraggiata dall'effetto disturbante che i trailer e le letture avevano operato .Ora comprendo che la storia ha moltie sfumature inerenti alla schizifrenia del protagonista,il suo rapporto difficile silente con il padre,le differenze sociali che incidono particolarmente sui comportamenti con i ragazzi e così via.Castro è troppo bravo per perdere questa sua maiuscola interpretazione.
Io sono convinta che il sottotesto politico-sociale sia la chiave per capire il film, che se si riducesse a una storia di perversione sarebbe abbastanza povero. Il fatto è che è perverso il profondissimo solco che si è creato fra le classi sociali, che permette, al massimo, un rapporto a distanza, senza alcun coinvolgimento emotivo. Qui il titolo originale va tenuto molto più presente di Freud, perché qui quello che conta,a mio avviso è la volontà del regista di parlarci del suo paese attraverso l'impressionante metafora del gelido distacco di Armando. Alfredo Castro, in questi ruoli, è davvero insuperabile
Qui non c'è solo il mercimonio del sesso, ma c'è una sessualità che si nega perché si sottrae a qualsiasi contatto umano. Credo che non sia tanto diversa da quella di Ines, la figlia di Toni Erdmann. Il problema è qui, come per Ines, tenersi a distanza, non farsi coinvolgere perché il coinvolgimento potrebbe produrre, sul piano sociale, imprevedibili conseguenze. Almeno secondo me, eh! Ciao, Bufera, non puoi non vedere questo film!
Anna,Laulilla ti ha dato una risposta talmente perfetta che devo ammettere che parole migliori non sarei stato capace di esprimerle....grazie a entrambe.....
@laulilla. Grazie del tuo intervento che mi dà l'opportunità di complimentarmi per la tua recensione così ben argomentata,che ho letto solo ieri.Recupererò questo film,anche perchè amo molto Pablo Larrain, del quale Castro è l'attore feticcio, e le sue opere hanno più o meno un certo effetto disturbante.Mi sembra di capire che Vigas ne subisca una certa influenza.Ciao laulilla ,e apresto.
@ezio. Mi avete convinto a recuperare questo film e ve ne sono grata ;-)
bravo, Ezio! sei riuscito certamente a incuriosirmi; del resto i film latino-americani usano molto parlare col corpo e le scene spesso non hanno sottintesi...
.....il film in questione riaspetta le tue note...grazie Luigi...
Se ha vinto il leone D'Oro a Venezia, Un motivo ci sarà.
Già questo Film mi interssava assai, Adesso mi hai proprio incuriosito ed invogliato nella visione, Grazie mille! :-)
grazie mille....a te
Caro "ezio", lo avevo registrato per le tue 3,5 stelle (per fortuna non gli hai dato 4 stelle per via del finale) e lo ho trovato di una staticità imbarazzante oltre che noioso. In conclusione non sono d'accordo sulla recensione (ottima quella di "omero sala") e sul voto che per me 2 stelle le considero generose. Un caro saluto.
Commenta