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Where to Invade Next

Regia di Michael Moore vedi scheda film

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La recensione su Where to Invade Next

di tobanis
8 stelle

Michael Moore può piacere o meno, la sua opera è di parte, e chiaramente, ma la ritengo sempre meritoria.

Film di qualche anno fa del regista Michael Moore: una sua opera che mi mancava, dopo che, credo, ho visto tutte le altre (ho controllato, quasi tutte, mi mancano quelle minori). Moore fa dei documentari di protesta, sarcastici, informativi, certamente di parte, mettendo in luce quanto non va bene negli USA e prendendo per il culo sia i potenti di turno, sia anche, più bonariamente, l’ingenuità, l’ignoranza e la “credulonità” del popolo statunitense. In questo film si raccontano i suoi viaggi in Europa (e in Tunisia) dove il regista cerca di carpire le idee e le soluzioni migliori di ogni nazione per poi, dice, portarle come un tesoretto negli USA. Salvo poi prendere atto, nel finale, che tutte queste ottime idee ebbero una base di partenza americana, ma laggiù vennero via via tralasciate, dimenticate, o fatte dimenticare.

Passa anche per il nostro Paese, il regista, dove apprende con stupore quante siano le ferie pagate (in USA, non conosce di persona nessuno che abbia più di due settimane pagate, e la norma è: zero); che la donna che partorisce starà a casa per dei mesi, pagata (negli USA, no), etc. etc…Certo, dice, anche in Italia ci sono erbacce, ma a lui interessa cogliere i fiori, le idee migliori. E certamente anche a me interessa vedere un film dove vengono proposte soluzioni, piuttosto che vedere le solite lagne o denunce a cui, regolarmente, poi non segue nulla. Ovvero sì, a cui in seguito segue esattamente il nulla.

Il tutto è molto interessante per noi, noi Europei, intendo, dato che i popoli degli altri Paesi, si scopre, la pensano allo stesso modo in Portogallo come in Germania come in Norvegia, o in Slovenia. Con gli USA, in sostanza, il confronto è impari, sostiene Moore: da loro è una bella merda.

Io sono un fan di Moore, ai suoi film di solito do 10, o 9…qua darò un 8, perché è ovvio che ci sono ingenuità ed il film è stato costruito per fare vedere il Paradiso qua in Europa e l’Inferno negli USA, che poi, oddio, non che sia poi così diversa, la realtà…ma comunque, come per gli altri, è un film che andrebbe fatto vedere nelle scuole, oltre che in Parlamento, chiaro.

Il film ha avuto un ottimo gradimento da parte del grande pubblico, e lo stesso non è poi troppo grande, stiamo parlando di visioni di nicchia. Pure la critica l’ha promosso, anche se trovo incredibile il voto medio di 2,2 dato dalla redazione di Film Tv: per coerenza, sarebbe da catalogare una buona parte degli altri film in commercio con voti negativi. Intendo, sotto zero.

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