Trama
Mohammad Assaf, giovane ragazzo di Gaza, sogna un giorno di poter cantare al Teatro dell'Opera di Cairo con la sorella Nour. Un giorno, però, Nour sviene e viene ricoverata in ospedale, dove si scopre che necessita di un trapianto di rene. Mohammad la saluta promettendole che diventerà un famoso cantante. Fuggendo da Gaza, il giovane si avventurerà verso il viaggio che cambierà per sempre la sua esistenza.
Approfondimento
THE IDOL: INSEGUIRE UN SOGNO NONOSTANTE LE AVVERSITÀ
Diretto da Hany Abu-Assad e scritto dal regista con Sameh Zoabi, The Idol si ispira alla storia vera del popolare cantante palestinese Mohammad Assaf, vincitore del programma televisivo Arab Idol che ha cambiato per sempre la sua esistenza. Mohammed vive con la sorella Nour a Gaza, in una terra che è sinonimo di conflitti, distruzione e disperazione. Insieme ai loro migliori amici Ahmad e Omar, Mhammed e Nour si divertono a giocare a calcio, a fare musica e a sognare un futuro migliore. Nonostante la loro band usi vecchi strumenti musicali, nessuno vieta loro di avere ambizioni e progetti: Mohammed e Nour vorrebbero esibirsi all'Opera Hall del Cairo e per riuscirci sarebbero disposti a lottare contro tutto e tutti. Crescendo, Mohammed va incontro a tragedia e solitudine, vedendo andare il suo mondo in frantumi ma non perdendo mai la speranza nella propria voce. Per pagarsi gli studi universitari, canta ai matrimoni e guida un taxi ma grazie al canto è capace di dimenticare e di far dimenticare problemi e dolori. Sentendo una sera alla tv che al Cairo si sono riaperti i casting per il programma Arab Idol, decide che è arrivato il momento di giocarsi la sua carta.
Con la direzione della fotografia di Ehab Assal, le scenografie di Nael Kanj, i costumi di Hamada Atallah e le musiche di Habib Shehadeh Hanna, The Idol viene così raccontato dal regista: «Mi sono sempre chiesto il motivo per cui volevo scrivere e dirigere il film, e ho speso due anni della mia vita lavorando duramente per completarlo. Nel caso di The Idol, la risposta è chiara e semplice. La storia di Mohammed Assaf è una storia veramente incredibile, persino per uno come me, che tre settimane prima del suo trionfo aveva vinto il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes. Ero più galvanizzato per la vincita di Assaf che per il mio premio.
Ero completamente assorto nella telecamera, nella piazza di Nazareth, insieme a altre migliaia di persone e simultaneamente attendavamo il verdetto finale di Arab Idol; nel momento della vittoria ho saltato, e ho esultato come un bambino, penso di non aver provato quella frenesia per un bel po' di tempo.
Quando Ali Jafar mi ha proposto di dirigere la storia di Mohammed Assaf, mi è venuta la pelle d'oca e mi sono emozionato. Sapevo, che avrei fatto tutto il possibile per fare di questa storia un grande film. Vedo The Idol come una sfida, una lotta e la voglia di sopravvivere anche a dure e a estreme circostanze. È una storia di speranza e successo, dove un fratello e una sorella sono capaci di trasformare i loro svantaggi in benefici, ciò che è impossibile diventa possibile, chi proviene dal nulla e supera tutte le difficoltà, sconfigge la povertà, l'oppressione e l'occupazione.
Mohammed e Nour hanno l'abilità di mutare l'orrore in bellezza, ovvero hanno il potere di alimentare e nutrire la speranza».
LA VERA STORIA DI MOHAMMED ASSAF
L'incredibile storia vera di Mohammed Assaf sfida ogni convinzione. Il rifugiato palestinese di Gaza, ventiduenne, ha conquistato i cuori di un'intera regione quando ha vinto Arab Idol (la versione araba di American Idol), nel 2013. Per una notte Mohammed è diventato un simbolo di pace e possibilità.
Cresciuto nella prigione urbana di Gaza, per pagarsi gli studi universitari ha cantato ai matrimoni e guidato un taxi. Durante l’occupazione e l’assedio ha perso i suoi amici e i suoi cari. Ciò nonostante, non ha mai perso la speranza, e questo è quello che fatto la differenza.
Contro ogni probabilità riesce a scappare da Gaza, e cerca di raggiungere il Cairo per le audizioni di The Idol. In realtà arriva in ritardo, e senza il numero di prenotazione necessario per presentarsi, rischiando così di non riuscire ad iscriversi. Ma Mohammed non accetta una risposta negativa, così sorpassa la sicurezza e riesce a entrare all'interno della hall dell'hotel. Quando inizia a cantare, la sua performance commuove tutta la sala d’attesa e in particolare un altro giovane artista palestinese, che gli cede il proprio numero dandogli così la possibilità di esibirsi. Il resto è storia.
La finale dello show è stata uno degli eventi tv più visti nella storia araba: 10 milioni di persone nell'intera regione. Mohammed con la sua voce aiutava un popolo a dimenticare i propri problemi e a sorridere nuovamente.
La storia di Mohammed Assaf è una storia senza precedenti, un'opportunità di dare un volto nuovo a un popolo che è stato sempre emarginato e discriminato. In un mondo di guerre civili, rivoluzioni, lotte ed estremismo, il viaggio di Mohammed, da umile cantante nei matrimoni a Gaza a giovane star di successo, ha regalato ai telespettatori, a ogni puntata, il sorriso e la forza di dimenticare la guerra per un momento.
Mohammed Assaf rappresenta il simbolo che i sogni possono trasformarsi in realtà, dove l'impossibile diventa possibile.
Note
La storia di Mohammad Assaf, il cantante di matrimoni di Gaza che è divenuto una celebrità mediatica mondiale dopo aver vinto il programma televisivo Arab Idol nel 2013.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Mi è piaciuto molto, e non solo perché la tragedia di Gaza è ancora drammaticamente attuale. Straziante la scena della morte della sorellina del protagonista.
commento di California Mountain SnakeUna bella storia di riscatto e di speranza per il martoriato popolo palestinese. Nella prima parte ho trovato fastidiosi i doppiaggi dei personaggi da bambini quasi da cartone animato. Per il resto un bel film.
commento di Artemisia1593Mah, a parte la realtà della Storia,la visione annoia assai.voto.1.
commento di chribio1Ma chi ti conosce...
commento di ILDIODELLERECENSIONI