Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Robert (Cassavetes) è uno scrittore di successo, con un matrimonio difficile alle spalle e sempre dedito all’alcol ed alla vita libertina. Sua sorella Sarah (Rowlands) entra ed esce dalle cliniche psichiatriche ed ha perso anche l’affidamento della figlia. Lei gli piomba in casa e lo costringe ad una difficile ma risolutiva convivenza. Love Streams è il penultimo film di un John Cassavetes già ammalato, e l’ultimo che gli appartenga realmente. Tratto da un testo teatrale di Ted Allan, che lo stesso Cassavetes aveva portato sulla scena alcuni anni prima con le interpretazioni della moglie Gena Rowlands e di Jon Voight, non è tuttavia uno dei suoi migliori film in assoluto. Forse anche perché i maggiori mezzi produttivi limitano la creatività e lo stile tipici del regista. Tuttavia possiede intatta la sua coerenza tematica e la sua urgenza narrativa, nel rappresentare personaggi estremi, sofferenti, malinconici, autodistruttivi e vicini alla pazzia, ma accomunati da un disperato bisogno di amore e di affetto. L’anno seguente Cassavetes dirigerà soltanto la seconda parte del film Il grande imbroglio, mediocre commedia nera. Quindi Love Streams è da considerarsi il suo ultimo film, e in tal senso sembra quasi un suo testamento artistico.
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