Regia di Jamie Blanks vedi scheda film
Ozploitation della coppia Blanks/De Roche (Long weekend, 2008), che in buona sostanza è una delirante via di mezzo tra Non aprite quella porta e L'ultima casa a sinistra. Le situazioni improponibili e una storia prevedibile (a lieto fine) passano in secondo piano grazie alla notevole regia e a un finale ultrasplatter.
L'avvocato Rob (Robert Taylor), in compagnia della fidanzata Pia (Nadia Farès), mentre sta pescando su una piccola barca è costretto a sospendere l'attività a causa di un violento temporale. La coppia, nel tentativo di raggiungere la riva, si perde in una palude melmosa. Date le avverse condizioni climatiche, i due non esitano ad entrare in una fattoria che sembra essere apparentemente disabitata. Scoprono invece, diventandone immediatamente prigionieri, che ci vivono due fratelli assieme a un padre manesco, trafficanti di droga e ben poco socievoli.
L'horror rurale australiano Storm warning è una versione ibrida (copia/incolla) composta da Non aprite quella porta e L'ultima casa a sinistra. Per fortuna è diretta magnificamente da Jamie Blanks e sceneggiata (un pò meno bene, pare addirittura 30 anni prima di girare il film) dal sodale Everett De Roche. I due autori del successivo Long weekend (2008) in questa occasione offrono un lungometraggio freddo e glaciale, a cominciare da dialoghi brutali, ricchi di volgarità assortite, per poi proseguire oltre l'ora con una storia che poteva benissimo essere ridotta a cortometraggio. Dalla lunga sequenza in cui la coppia si perde si passa infatti alla stagnante e ripetitiva maggior parte del film che vede il solito gruppo di redneck dementi tormentare, più che altro a parole, i prigionieri. Debolissima, tra le righe, sembra esserci una sorta d'analisi sul contrasto sociale (le vittime sono un avvocato benestante e un'artista attraente, mentre i brutti, sporchi e cattivi sono ovviamente contadini), limitata però da psicologie dei personaggi del tutto iconiche e prevenute. Quando poi si giunge alla reazione animalesca della bella e reattiva francese, ormai scazzata come e più dei macellai (perché ovviamente, seguendo il classico conformismo di certo horror post millennio, è sempre la donna a portare i pantaloni), Storm warning assume i toni d'una involontaria parodia, a cominciare dall'incredibile arma d'offesa realizzata nel granaio (da una che brucia sul fornello le uova e si perde in uno stagno?). Comunque i venti minuti conclusivi riservano belle sorprese per gli amanti del gore e dello splatter, essendo presenti scene d'effetto ultrarealistiche con inattesa citazione ad Hellraiser di Clive Barker. E poi, cosa non disprezzabile, i dialoghi sono limitati in favore d'un ritmo sostenuto, in grado di far trascorrere velocemente anche i momenti più inutili e prevedibili. Film meno curato e ancor meno elegante di Long weekend ma, preso come circo degli orrori da luna park, sicuramente più divertente.
Storm warning: scena
"Fortissimo tuono nel cielo: si è forse sparato il Padreterno? Motivi per farlo, se è stato veramente lui a creare questo mondo, ne avrebbe parecchi."
(Anacleto Verrecchia)
F.P. 07/01/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 86'10")
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