Regia di Emilio Marrese vedi scheda film
I tre punti di voto che do sono solo in favore della fotografia e di un pugno di attori (la povera, imbarazzante Lodovini esclusa) che fanno camei. Bravi, ma che da soli non possono salvare questo film, finanziato da tutte le istituzioni amministrative, finanziarie, economiche e culturali che hanno in Bologna la loro capitale.
Agli sceneggiatori, regista e protagonista qualcuno faccia capire che il cinema è un'altra cosa.
L'immonda strage fascista e piduista, che ha segnato tantissime persone, me compreso, non c'entra. Parlarne o metterla al centro di un racconto cinematografico in questo modo è come quando scoreggi: il mondo può fregarsene, ma a quelli che ti stanno vicino no. E poi scoreggiare viene come viene, fare il cinema no.
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