Regia di Michael Winner vedi scheda film
L'attempato Paul Kersey, architetto con gran passione per far fuoco su ogni malintenzionato che incautamente rompe le scatole nei suoi pressi, ritorna per la terza volta:sempre diretto da Michael Winner, sempre Charles Bronson, che con i consueti baffi e i capelli sempre più brizzolati, ma in buona forma fisica, si cala una volta in più a sgominare la solita bandaccia di stupratori/rapinatori/assassini. Al di là del fatto che qualitativamente, mal voluto non è mai troppo(nel senso dello spettatore che si pone alla visione di un film così,già consapevole di cosa si tratti), e che ideologicamente possa piacere solo ai fautori delle ronde in divisa paranazista("Questa è l'America,siamo liberi" e sotto col revolver),è che siamo in piena esuberanza manicomiale:Kersey usa bazooka,mitragliatrici, una super pistola che praticamente spara proiettili dum dum, quelli che in uscita squarciano di tutto, la gente esulta senza remore per la guerriglia che scoppia in strada, i cattivi sembrano cugini dei teppisti delle varie "Scuola di polizia",e a tratti, se non fosse per la torva , squinternata ma risaputa antifona della praticità di un'arma a portata di tutti, sembrerebbe di trovarsi di fronte ad una parodia del genere. Infine,dopo aver dato battaglia nelle vie,incendiato un quartiere,e fatto perlomeno una cinquantina di morti, lo sfortunato in amore Kersey (gli ammazzano di consueto l'unica distrazione sentimentale dai suoi intenti di "ripulitore") si riprende la valigia e riparte, consigliato dall'amico poliziotto che gli raccomanda "Entro due ore sparisci o ti devo arrestare!"( ci mancherebbe altro!), e mette in dubbio una delle poche certezze di ogni cinefilo. Che "Cobra" fosse forse il più brutto film degli anni Ottanta:visto questo,se la giocano...
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