Regia di Giuseppe M. Gaudino vedi scheda film
Anna Rotuolo (Valeria Golino) è una donna che vive a Napoli, schiacciata dal peso di un marito che spesso alza le mani su di lei, costringendo i tre figli a mettersi in mezzo per difenderla. E proprio i figli sembrano essere la sola consolazione nella sua vita senza luce, se si esclude il corteggiamento di un attore nella compagnia dove lavora reggendo i cartelloni con le battute che gli artisti sulla scena devono pronunciare.
Il regista Giuseppe M. Gudino sceglie uno stile audace - fin dalla scelta del bianco e nero con alcuni sprazzi di colore - per questa storia di "ordinaria" violenza famigliare e corruzione per le strade di Napoli. La storia oscilla così tra un crudo realismo e alcuni momenti quasi onirici o astratti. Con questa tecnica Gaudino riesce a dare a alla storia, altrimenti banale, uno sprazzo di autentica originalità. D'altro canto rischia un effetto manieristico fine a se stesso; la patinata ricerca dell'effetto destabilizzante e sorprendente a tutti i costi. Ne esce, ad ogni modo, un film che indubitabilmente regge bene, con una ottima interpretazione della Golino (Coppa Volpi).
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