Regia di Marc Forster vedi scheda film
A seguito di un incidente avvenuto quando era bambina, Gina (Lively) è rimasta cieca. James (Jason Clarke, già protagonista in Everest), suo marito, se ne è preso amorevolmente cura a lungo e i due stanno anche cercando di avere un bambino. Vivono a Bangkok e, nonostante tutto, sembrano felici. Poi arriva l'opportunità di un'operazione che potrebbe restituire a Gina la vista almeno da un occhio. L'operazione riesce, Gina scopre i colori e i sapori della vita, diventa esuberante e James comincia a storcere il naso e a sabotare il decorso postoperatorio.
Con il suo cinema estetizzante e oleografico, Marc Forster è uno di quei registi che sono riusciti a rendere terribilmente noioso persino un episodio della serie 007, Quantum of solace. Qui supera sé stesso con un film interminabile, che indugia su una miriade di particolari (dai pesci nell'acquario di casa alle scene urbane) per raccontare una trama piena di eccessi sul rapporto di possesso tra un maschio crocerossino e padrone e una femmina irrequieta ma disposta al sacrificio coniugale. Tra filmini hard girati di nascosto e rivisti ossessivamente, scene ai limiti del grottesco (l'aggressione in strada alla donna che da bruco si è trasformata in una bellissima farfalla che ai fiori sembra preferire il baobab) e dialoghi asfittici, il film procede a suon di didascalie verso un finale con tanto di svolta thriller di sconcertante prevedibilità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta