Regia di Claire Denis vedi scheda film
S'en fout la mort è un piccolo, ma al contempo grande melodramma di Claire Denis. Infatti, per tutta la durata del film, a tenere banco sono le emozioni straripanti dei personaggi. Figure forse sfuggenti, ma cariche di sentimento, di dolore, di emozione.
Nuovamente, come nel precedente Chocolat, a Denis interessano i luoghi di confine, di fusione, l'intreccio tra culture differenti (un cinema della «différence», mi verrebbe da dire). Protagonisti sono uomini di colore e portoricani, nei sobborghi di località di passaggio francesi. A fungere da "teatro" è un luogo inusuale come quello dei combattimenti di galli clandestini. È, infatti, proprio il gallo di Dah a chiamarsi Al diavolo la morte. Un nome (e un titolo) programmatico di chi, incurante, vuole vivere la vita "fottendosene" delle conseguenze, come in ogni mélo che si rispetti.
Per chi accusa Claire Denis di eccessivo intellettualismo dovrebbe rivedersi questo film: questo non è cinema "di cervello", è cinema di viscere.
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