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Ballando con uno sconosciuto

Regia di Mike Newell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ballando con uno sconosciuto

di Lina
8 stelle

Voto 7.5 - Film basato su un caso giudiziario realmente accaduto che vide come protagonista una certa Ruth Ellis, una donna inglese che colpevole di omicidio nei confronti del suo amante, venne condannata a morte. 

E' un'opera biografica piuttosto cupa, cruda e realistica, ma è molto ben interpretata. La trama racconta di una donna che lavora in un nightclub e che una sera conosce e si invaghisce di un ragazzo di nome David Blakeley che però non appartiene alla sua classe sociale. Lei ha già due bambini e uno spasimante di mezz'età, ma nonostante tutto non riesce a resistere al sentimento e all'attrazione che prova per David. Con lui inizierà presto una storia d'amore piuttosto tormentata fatta di gelosie, di bugie, di tradimenti, di ripicche, di maltrattamenti, di abuso d'alcool e perfino di un aborto. Tutte le umiliazioni subite e il rifiuto finale di lui, la spingeranno a desiderare di vendicarsi uccidendolo, ma tale delitto le causerà poi una condanna a morte tramite impiccagione (l'ultima pena capitale che fu emessa in Gran Bretagna).

Le tematiche sono dunque abbastanza forti e drammatiche e lasciano spazio ad una morale ipocrita. La miserabile storia di Ruth commuove ed appare molto vicina alla nostra realtà. Quante donne vengono sfruttate, umiliate ed abusate psicologicamente e fisicamente dai propri uomini? Tante, ma forse non tutte riescono a conservare fino alla fine un normale equilibrio mentale e questo film non fa altro che scegliere di raccontare e portare sullo schermo proprio uno di questi casi (sicuramente quello più rilevante e clamoroso avvenuto verso la metà degli anni cinquanta a Londra).

La sceneggiatura è stata ben scritta, i dialoghi sono efficaci, le situazioni coinvolgono e fanno riflettere, la miscela di pathos ed erotismo che caratterizza il rapporto morboso di Ruth e David intriga e la suggestiva atmosfera grigia e fosca degli ambienti londinesi fa il resto.

 

Miranda Richardson

 

Convincente ed intrigante con quel suo look alla Marilyn Monroe scelto certamente per avvicinarsi alla moda dell'epoca ricostruita di dovere nel film.

 

Rupert Everett

 

Intenso, ma a volte un po' legnoso ed imbambolato.

 

Ian Holm

 

Bravo ed incisivo.

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