Regia di Damien Leone vedi scheda film
Si salva per il rotto della cuffia "All Hallows' Eve": l'ultimo episodio e la cornice rendono accettabile una visione altrimenti improponibile. Tre i capitoli costituenti la pellicola, girati in periodi diversi dal factotum Damien Leone (regista, sceneggiatore, produttore, ecc..). La cosa non passa inosservata, denotando un approccio e stili molto diversi tra loro con risultati a dir poco discontinui.
A fare da collante al tutto c'è Sarah, baby sitter alle prese con una coppia di marmocchi piuttosto irritanti e una vhs apparsa per caso. Ovviamente essendo la notte di Halloween la videocassetta non può che contenere storie dell'orrore. Banale quanto si vuole nell'idea di partenza, ma dotata di un finale davvero malvagio con excursus metacinematografico capace di fornire qualche brivido, questa parentesi piace. Inoltre gli echi carpenteriani sparsi qua e là, a partire dalla soundtrack elettronica sui titoli di testa, rendono il tutto più interessante.
Decisamente mediocre invece il primo episodio, con una ragazza rapita e portata in un luogo sotterraneo abitato da freak d'ogni sorta. Sceneggiatura esilissima ed effetti speciali scadenti, oltre ad una chiusura sconclusionata, fiaccano senza possibilità d'appello la visione d'insieme indecisa tra torture porn e possessione (sessuale) demoniaca.
Ancor peggio il seguente segmento: home invasion discreto finchè non viene mostrato l'aggressore, da quel punto in avanti solo imbarazzo e tante grasse risate.
Il cattivone è infatti ridicolo per fattezze e movenze, un concentrato di demenzialità creativa allo stato puro.
Molto buona l'ultima tranche nonostante l'originalità non sia di casa (luogo isolato-maniaco-ragazza in fuga). Però a dominare incontrastato è finalmente Art il Clown, già presente come filo conduttore negli epidodi precedenti ma in ruoli marginali. Il potenziale di questo villain è davvero notevole e ben sfruttato, muto ma violentissimo ed eloquente nella gestualità con un make-up perfetto. A dirla tutta meriterebbe una pellicola interamente dedicata a lui.
Tutto sommato guardabile questo low-budget; ci sarebbero volute un po' più di coerenza e fantasia nella realizzazione dei primi due cortometraggi.
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