Regia di Vincent Macaigne vedi scheda film
Il valore di certi film si capisce meglio confrontandoli con quelli appartenenti alla loro stessa genia. Nel caso di Dom Juan, opera prima del regista, attore e cineasta francese Vincente Macaigne, passata nel concorso dei Cineasti del presente è di quelle che rientrano in questa tipologia, proponendo una versione cinematografica e contemporanea della piece di Moliere che si affianca, nella sua progettualità, alle molte che nel corso degli anni sono state realizzate per lo schermo dalle opere di William Shakespeare. Nella maggior parte delle quali, e soprattutto in quelle meglio riuscite, a risaltare, oltre al sostrato culturale portato in dote, erano la magnificenza della messinscena, l'importanza dei costumi e la capacità di sfruttare il protagonismo della star di turno per conquistare l'empatia del pubblico. Diversamente il film di Macaigne riesce ad ottenere lo stesso effetto convertendo i principi appena elencati a un'idea di cinema che trae la sua forza da una rappresentazione ridotta ai minimi termini. In questo modo al regista basta mettere davanti allo schermo la carnalità dei suoi attori e la spoglia architettura degli ambienti per ottenere quel mix di trasgressione e levigatezza che riescono a trasformare la realtà contemporanea in quella opulenta e decadente a cui fa riferimento l'opera teatrale. Se poi si aggiunge la scelta di far interpretare il film ad attori( tra cui il Loic Corbery di "Non è il mio tipo, qui nella parte del protagonista) provenienti dalla Comedie-Francaise il gioco e fatto. Da non perdere. (CC)
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